Si legge ovunque che c'è in Italia un rovinoso decadimento del linguaggio. Non mi riferisco tanto alla "parolaccia" in sé, di uso comune nel popolo ( volgo ) come legame sociale anche di gruppo e se vogliamo anche di riavvicinamento alle origini della propria terra; anzi c'è un vero e proprio declino del logos in tutti i suoi significati, sia come causa e sostanza del mondo, sia come Verbo incarnato secondo la teologia cristiana. Dove ce ne accorgiamo? Dagli atteggiamenti di tutti i giorni. I rapporti interpersonali si sono raffreddati. Oggi con i social network si comunica da tastiera a tastiera, credendo di aver raggiunto uno scopo pacificatore, chiarificatore con l'altro, ma non è così. Chi interagisce a livello informatico, interagisce mediante un calcolatore. Nel linguaggio informatico e informatizzato non c'è l'espressione del viso, la smorfia, la gestualità; non c'è niente. Ecco perché poi quando ci s'incontra faccia a faccia non si ries...