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Visualizzazione dei post da giugno, 2009

Tecnologia digitale: Nuova Frontiera

Il tempo migliora le cose, un detto che non sbaglia. Infatti, la tecnologia digitale si sta evolvendo sempre di più. Il mercato è veloce, e ciò che compri oggi, domani è già vecchio. C'è un cambiamento sempre più veloce ed isterico che non sempre va di pari passo con il cambiamento, invece, dello stile di vita. Il cinema di fine 2009 ci preparerà ad inoltrarci in una nuova frontiera. Non saranno più le persone normali, cioé le persone in carne e ossa a recitare, ma semplici Avatar . Ed Avatar è anche il titolo del prossimo colossal di James Cameroon nonché regista del pluripremiato Titanic . Il film ci darà una visione diversa, dove gli scenari sono completamente digitali, proprio come nei videogames, dove c'è un'altra dimensione che si mescola con quella reale; il virtuale ed il reale in una sola cosa. L'avatar siamo noi nel virtuale. Ci muoviamo e pensiamo nel mondo creato dalla tecnologia stessa; la materia che si visualizza come antimateria, ma che ovviamente divent

ADDIO KING OF THE POP

Grazie a lui abbiamo amato la musica. L'abbiamo ballata; molte volte abbiamo collegato la sua immagine al mondo hollywoodiano, anche perché tutti i più noti registi da Spielberg, Scorsese, Francis Ford Coppola a Geroge Lucas e John Landis hanno collaborato con lui, e potremo continuare sino all'infinito. Non voglio giudicare il Michael Jackson persona, la sua vita "privata", che per anni ha fatto più baccano del suo impegno musicale, voglio solo dire che è stato il più artista del mondo. I suoi esordi a cavallo dalla Disco Music con "Don't Stop...", in cui vediamo un Jacko più giovane che mantiene il suo colore naturale di pelle, un ragazzo agli esordi. E poi il successo che lo consacrerà per sempre il cantante più grande del globo terrestre, basti pensare all'album Thriller (1982) che ha venduto 20 milioni di copie in tutto il mondo. Questo è stato il trampolino di lancio che lo ha portato nell'olimpo dei grandi artisti della musica. Giovedì 25

«UOMINI CHE ODIANO LE DONNE» E L'ASCESA DEL FEMMINISMO

Quarant'anni fa Harriet scomparì da una riunione di famiglia sull'isola abitata dal potente clan dei Vanger, nonché proprietari dell'isola stessa. Il corpo della ragazza non verrà mai trovato, e lo zio della vittima scomparsa sarà sempre più convinto che la nipote è stata assassinata. Perciò decide di affidarsi ad un giornalista investigativo, interpretato da Michael Niqvist, poco convincente a livello interpretativo, mentre, invece, la giovanissima Noomi Rapace è bravissima, e dà vita ad un personaggio che data la sua tendenza dark-punk, ma non solo, anche i suoi atteggiamenti disturbati, entrerà nella storia del cinema thriller. Il romanzo di Karl Stig-Erland Larsson è stato notevolmente sintetizzato, è normale che il cinema si serva della sintesi per poter trasportare in immagini le parole; ma il film è avvincente, a tratti lento, senza uscire però dal filo intricato che caratterizza la ragnatela della storia, che cerca di far deviare più volte l'opinione dello spett