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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Prometheus. L'arte della paura e dell'avanguardia

Prometheus. È il nome della navicella spaziale, nella quale dimora l'equipaggio del nuovo film di Ridley Scott, in uscita la settimana scorsa nelle nostre sale. Non stiamo a paragonarlo a Blade Runner o ad Alien , perché sarebbe insolito; un film è frutto di un team di sceneggiatori (in questo caso alla sceneggiatura la coppia della serie  Lost ), di una produzione a sé stante e di un'era economica, stilistica e tecnologica che lo contraddistingue. Il mito di Prometeo, Colui che aveva chiesto agli Dei che l'essere umano doveva avere le stesse caratteristiche pensanti e fisiche, così da dar vita alle condizioni esistenziali umane. Ma a volte mettersi contro Zeus è pericoloso! Non è un film mitologico, per fortuna, ma Ridley Scott torna a tracimare visionarietà da tutti i pori. La prima cosa che traspare dalla prima parte del film è lo stile. Pulito, tecnologicamente luminoso (continua l'uso di questi ologrammi touch, che anticipano i prototipi dell'attuale touc

Il Cavaliere Oscuro e il sacrificio dell'eroe

«Il cinefumetto decido io come farlo»! Credo che ogni regista debba imporre il suo stile e, Nolan è uno di questi. Avevo, quà e là per il web, letto un po' di recensioni e la cosa che, sinceramente, traspariva era il fatto che Nolan fosse stato troppo realistico. Non l'ho trovato poi così realistico, l'ho trovato meno metafisico dei precendenti questo sì, ma non così realistico. C'è Nolan a tutto tondo in Batman- Il Ritorno - È presente la sua idea di mistero, di senso di colpa, di paura e di vendetta. Uno degli aspetti originali di questo Batman è: Bane. Sì, Bane è un cattivo spietato, freddo come l'acciaio; con quella voce metallica disturbante, che il nostro doppiaggio ha reso bene, che ti rimbomba in testa fino a ricordartene. Una sorta di Darth Vader, solo più spietato. La trama è stupefacente si adatta ai personaggi. L'abbandono delle responsabilità dell'eroe, l'umiliazione e poi il ritorno che diventa il sacrificio dell'eroe. Chi si rend

Apri i tuoi orizzonti (non la tua tessera): vedrai meglio le cose

Ahahahahahahahah! Perché sto ridendo? Beh, quando sento certa gente dire che tutto è bello e che c'è bisogno della partecipazione politica per partire e cambiare le cose. CAMBIARE LE TUE COSE. CAMBIARE LA TUA VITA. Sì perché se tu credi di farti la tessera di partito e di salvare e convincere la gente che c'è una speranza in quello che fai, ti sei sbagliato. In questi giorni di "feste democratiche", ormai, la parola "democratico/a" è diventata una prostituta del linguaggio comune. Ritorno a dire, in questi giorni di feste democratiche, tutti s'interrogano sulla questione Ilva, sulle famose unioni civili, sugli invisibili della società; spendono parole metaforiche e retoriche. Mettono l'occhialino intellettuale e poi scrivono due cazzate autoreferenziali; intanto, invece, dall'alto, arriva il litigio tipo maritino e mogliettina tra Bersamella e Grillo. A colpi di zombie e fascista, come se quello fosse il viatico verso la salvezza di questo paese