«Il cinefumetto decido io come farlo»! Credo che ogni regista debba imporre il suo stile e, Nolan è uno di questi. Avevo, quà e là per il web, letto un po' di recensioni e la cosa che, sinceramente, traspariva era il fatto che Nolan fosse stato troppo realistico. Non l'ho trovato poi così realistico, l'ho trovato meno metafisico dei precendenti questo sì, ma non così realistico. C'è Nolan a tutto tondo in Batman- Il Ritorno - È presente la sua idea di mistero, di senso di colpa, di paura e di vendetta. Uno degli aspetti originali di questo Batman è: Bane. Sì, Bane è un cattivo spietato, freddo come l'acciaio; con quella voce metallica disturbante, che il nostro doppiaggio ha reso bene, che ti rimbomba in testa fino a ricordartene. Una sorta di Darth Vader, solo più spietato. La trama è stupefacente si adatta ai personaggi. L'abbandono delle responsabilità dell'eroe, l'umiliazione e poi il ritorno che diventa il sacrificio dell'eroe. Chi si rende debole in
questo capitolo è proprio Christian Bale, che sembra forse dalle caratteristiche del ruolo, patinarsi in un Wayne che non avremmo voluto vedere. Michael Caine è un miracolo e anche se con delle piccole apparizioni, regala, comunque, un finale da oscar, con un semplice sguardo e un Fernet Branca. L'altra è Anna Hathaway, la bonazza che interpreta Catwoman e lo fa davvero bene. Gli effetti e le riprese notturne sono pietre miliari e gioia per gli occhi degli spettatori; ci sono, inoltre, spunti sull'economia, sulla finanza, sul significato dei soldi e dell'uso sbagliato che gli uomini ne fanno. Infatti, c'è un punto del film, quando Bane assalta Wall Street, nel quale lo stesso Bane fa un discorso sul perché della sua missione ed è facile cogliere che lui, è una sorta di distruttore del marciume della corruzione in cui è sprofondata Gotham City dopo la morte di Harvey Dent. Quindi non un semplice cattivo, ma il male impersonificato, quello che alle volte persuade, l'esplosione della rabbia e, solo il grande e grosso Tom Hardy poteva dare una interpretazione magistrale come quella. I colpi di scena ci sono e sono preponderanti. È un colossal del genere comic, che punta sull'evoluzione di questa figura eroica, che non è pop come le altre, ma è dark e solo Nolan poteva dirigere il dark, con quei grattacieli notturni illuminati e quella danza di esplosioni sotto le note inquiete di Hans Zimmer.
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