È forse un pazzo? È forse uno stregone? È lui o non è lui?
Chi è James Delaney (Tom Hardy)? Nessuno sa chi sia. Alcuni lo danno per morto, altri per disperso. Una leggenda.
Dal 21 aprile in onda su Sky Atlantic, in questa serie tv ─ prodotta da Ridley Scott, Tom Hardy, Chips Hardy (padre di Tom) e Steven Knight (Locke, Allied, qui anche sceneggiatore!) ─ è la paura a fare da padrona.
Nel 1814, dieci anni più tardi dalla sua scomparsa, James Delaney torna a Londra (entra in scena, si svela) per il funerale del padre, ma anche per ri-vendicare l’eredità del ricco padre defunto, che sembra sia minacciata dalla famigerata Compagnia delle Indie.
Taboo è una serie televisiva atipica. La fotografia è stigia e si percepisce il turbamento di un’epoca, tipica dei racconti del terrore di Edgar Allan Poe.
Lo sceneggiatore Steven Knight snoda situazioni al limite dell’intollerabile, sfida i precetti morali, trasponendo le caratteristiche di un’era piena di perversioni, segreti di famiglia inconfessabili, corruttele aziendali e manovre di potere.
Una produzione BBC 1 dal cast impressionante: Jonathan Pryce, David Hayman, Nicholas Woodeson. La certezza, però, rimane Tom Hardy – Delaney, che continua a interpretare personaggi biechi (basti ricordare Fitzgerald di Revenant - Redivivo (in Blu-Ray)).
L’unico erede di un’impresa famigliare in estinzione che vuole, costi quel che costi, con la spietatezza che lo contraddistingue, riscattare alcune colonie del Nord dell’America, ma trova le resistenze della Compagnia delle Indie.
Entra, quindi, in gioco la politica, con sue mediazioni, con le sue compravendite, con le sue corruttele, metodi che Delaney non disdegna e che gli servono per difendere la memoria e l’eredità del padre, dalla pre-potenza della Compagnia delle Indie.
Delaney è cattivo, misogino, spietato, violento, assassino: è il peggio. Il male che cerca di lavare il male; in un ambiente storico gotico, sporco in cui vediamo una Londra affogata nei bordelli e nel fango, sudicia, dove le atmosfere notturne dominano e, i cuori di tenebra, come Delaney, sogghignano nel buio.
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