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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

I Mercenari 2: la recensione che andava fatta

Avevo detto che "I Mercenari 2" non aveva bisogno di una recensione. Beh, avevo mentito. Anzi, diciamo che ho cambiato idea. «Non cambiare idea è da stupidi», in effetti. Che dire allora, di questo film; Anzitutto, non lo definirei un semplice film, ma il FILM, inteso nella sua accezione fisica: la celluloide. Perché gli eroi in gioco, sono delle statuette di celluloide, che anche chi non le ama, perfino finirà per farlo. Stallone in splendida forma, anche se la faccia è più liftata di un prosciutto appena affettato. Van Damme è un villain colossale. Nella parte finale c'è la sua promozione ad animale di film action, un papà dell'azione, anche se rimane sempre una categoria sotto Stallone e Willis; quanto a Schwarzy, è davvero invecchiato e pure stanco, obsoleto nei movimenti e con evidenti sgranature durante la fase di recitazione. Chuck Norris guardingo! Sempre pronto ad uscire al momento azzeccato. Si vede la grandezza del grande atleta, c'è poco da dir

Elzevirista videt: «dai fatelo per Sly»

È estate. Certo siamo agli sgoccioli, quindi, bene le mangiate, le bevute (con relative sbornie) e le interminabili giornate al mare. E il cinema? D'estate no eh... Eppure sono in uscita titoloni che non possiamo perderci. Oggi 17 Agosto, I Mercenari 2, che non vi sto ad elencare il cast, vabbè dai ve lo dico, ve ne cito solo alcuni, che sono un elogio all'action degli '80 e '90; Chuck Norris (non sto scherzando!), Van Damme, Stallone, Schwarzenegger, Bruce Willis e Dolph Lundgren. Insomma tutti gli amici di Sly. In mezzo a questo film, indipendentemente dalla loro inedia soggettiva, dalla loro demenzialità di genere, c'è una storia su ogni personaggio del cast. Attori che erano, per chi quei film li ha visti e li ha vissuti, delle icone di machismo, che dopo che li vedevi, andavi a giocare per strada imitando le loro mosse, sentendoti FORTE. Sono come i cartoon manga degli anni '80, NON SONO REALI; sono figure che hanno un motivo, che ci rendono nell'

Il lavoro democratico

Patatrac! Ed è franato quel tetto fragile che c'è tra l'uomo e la sua dignità. Oggi, per mantenere un certo stile di vita, devi adeguarti ad un certo tipo di lavoro; lavoro non più indeterminato, ma determinato, somministrato, liquido, collaborativo, occasionale, a chiamata, a reperibilità, insomma, un lavoro fantomatico nella sua natura contrattuale. Qualcuno si chiederà perché tutto questo? Volete sapere il perché? Bene... per schiavizzare! Sfruttare. Demotivare e fagocitare la dignità di ognuno di noi. Possiamo mai dare una nota di merito al socialismo, alla democrazia, al progresso e al liberismo? No! Sono fattori causali di ciò che stiamo vivendo. Il lavoro inteso come produzione è iniziato con la rivoluzione industriale, processo delle grandi manovre socialiste e relative battaglie sindacali nel Regno Unito. Quindi si è così, successivamente, consolidata con il taylorismo e il fordismo, il sistema di produzione di massa con tempi ridotti, in poche parole: la catena di m