Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2009

L'ITALIA UN PAESE INNOMINABILE

Obama aveva tolto i limiti per favorire la scienza sulla questione delle staminali. La cosa contraria, ovviamente doveva accadere all'Italia. Adesso quando pronunciamo la parola Italia dobbiamo farci capace che dietro si nascondono molti significati. Uno può essere quello della incomprensione. Si doveva stabilire con la proposta di un emendamento di legge di risolvere la questione del testamento biologico, ma purtroppo non se ne fatto niente. Un uomo in stato vegetativo deve restare a vita con un sondino, e benché da cosciente questo rifiutasse tale condizione, in stato vegetativo non gli può essere data ragione al suo volere bensì solo a quello del medico. Gli Stati Uniti tolgono i limiti e l'Italia li mette. Siamo il paese del monopartitismo. Il PDL che domina ovunque e per sempre, che ne consacra la nascita, facendo un "meeting" di tre giorni tipo concerto dei Rolling Stone; insomma siamo il paese del paradosso dove non funzionano le opposizioni. Mi chiedo sin quan

OBAMA TOGLIE LIMITI ALLA SCIENZA

I vescovi, per bocca del cardinale di Filadelfia Justin Rigali, hanno definito la scelta ''una triste vittoria della politica sulla scienza e l'etica''. ''E' un'azione moralmente sbagliata - ha detto Rigali - perche' incoraggia la distruzione di vite umane innocenti, trattando essere umani vulnerabili come meri prodotti da coltivare''. La scienza deve basarsi ''sui fatti, non sull'ideologia'', non puo' essere frenata dalla politica e chi ha responsabilita' di governo deve fare scelte che aiutino ad ''alleviare le sofferenze umane'': e' il messaggio con cui Barack Obama ha accompagnato la decisione di cancellare, con un tratto di penna, i limiti che George W.Bush aveva imposto alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. È bello sapere che questa iniziativa di Obama sia una cosa stimolante per il progresso scientifico, che molto prima di altri paesi cresce e si amplia negli Stati Uniti; b

LA FINE DELL'ERA POSTMODERNA E LA PAURA PER LA CRISI

Non vorrei risultare ripetitivo e neanche troppo prolisso sul fenomeno della crisi. Il bello è che anche se non volessimo parlarne prima o poi finiremmo per farlo, perché in tv e su internet non si parla di altro. Leggendo un articolo sul famoso quotidiano "Il Corriere della Sera", precisamente, nello spazio riguardante "Pubblico & Privato" di Francesco Alberoni ho potuto constatare la serie di difficoltà che in questo nuovo millennio dovremo affrontare. È bello sentirsi dire dal proprio presidente del consiglio: « ma no dai... la crisi non c'è... la gente deve consumare di più ». Scoppiano chiaramente le risate di fronte a tale dichiarazione. Poiché è evidentissimo che la gente non riesce ad arrivare a fine mese e se lo fa, ovviamente, ci riesce a stento. La situazione è a dir poco insostenibile. Lo stato italiano se dovessimo fare una analisi veloce ha dei problemi importanti nell'ambito della sicurezza sociale ove previdenza ed assistenza iniziano a d