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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Carnage: quando le parole diventano lame taglienti

La scena d'apertura del film apre il sipario di questa commedia nera alquanto particolare, diretta da Roman Polanski; riadattamento dell'opera teatrale di Yasmina Reza, "Il dio della carneficina", appunto, Carnage . Particolare perché è un flusso di dialoghi stupefacenti, che riescono a creare un ossimoro d' azione statica ; il film è interamente girato nel salone di un appartamento di Brooklyn. L'ambientazione è curata nei minimi particolari: le poltrone, i tappeti, i quadri, gli specchi e gli oggetti, sono lo sfondo di questa "piéce teatrale cinematografica". Sembra quasi che dall'inizio del film stesse per aprirsi il sipario; ogni cambio d'ambientazione, dal salotto, alla cucina, al bagno, indica un nuovo atto. I tre premi oscar Christoph Waltz, Kate Winslet (superba) e Jodie Foster lasciano lo spettatore a bocca aperta. Bravissimo anche John C. Really che sembra essere nella prima parte del film una persona e nella seconda parte, total

Elzevirista videt: Super8: nostalgia e super voglia di ottanta

Di favole ne esistono tante e il cinema le sa raccontare meglio di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. E.T era una favola, il manifesto della fantascienza per ragazzi che ha inaugurato gli anni '80. Qui è proprio Spielberg, il Professore , a produrre, Super8 , passando il testimone della regia all'oramai più che esperto J. J. Abrams. Non dovete avere dubbi su questo regista non è un novello; ha alle spalle la "scuola di cinema" delle serie tv, prima con Alias , che s'ispirava ai telefilm stile spionaggio 007 e Mission Impossible, con la bellissima Jennifer Garner. Poi, è arrivato Lost , con la lostmania ; i vari John Locke e il chirurgo Jack Shephard, cambiando un certo modo di fare tv, una tv d'intrattenimento molto vicina al cinema puro(con la differenza d'interminabili stagioni, se finirete di vedere tutte le serie, siete degli eroi). Hollywood gli affiderà più tardi la sua prima regia: Mission Impossible III , che ritrova un po' di salvezza

La Promozione

Racconto  Non molto tempo fa trovai lavoro presso un'azienda chimica. Una multinazionale che produceva paraffine; zeppa di barili enormi con il "teschio crociato". Cioè io lavoravo per la "morte". Il mio era un paesino di provincia, Arcorville . Avere un lavoro a tempo pieno, con un contratto a tempo indeterminato, qui, non era certo da tutti. Guidavo il carrello elevatore, almeno questa era la mia mansione, ma da quando ero stato assunto facevo anche dell'altro: ad esempio, riparavo le centraline elettriche, oppure, i motori in avaria. Come era solito dire il mio caro collega Giancarlo: - te, qui dentro, sei un tuttofare. Mi ci ero abituato, oramai, all'odore della paraffina, un profumo simile al benzene, cioè nei primi giorni di lavoro sembrava profumare alle narici, ma dopo sei anni cominciavi a nausearla di brutto. Non avevo mai preso nessun giorno di malattia; se mi chiedevano gli "straordinari", li facevo senza fare storie.

La Fabbrica di Nichi Mesagne: un'analisi essenziale di fine estate

Prima dell’estate sorvolava sulle teste dei mesagnesi un solo interrogativo: “che ne sarà della Mesagne esta-te?”. Se si pensa che sono stati assegnati modesti finanziamenti, quest’anno, per il cartellone estivo, era in-dubbio che dovessimo celare una certa aria di pessimismo di fronte alla previsione della stessa. Poi, però, le piazze del paese e il centro storico tutto, si sono riempiti. L’appoggio organizzativo dell’amministrazione comunale e dell’assessorato alla cultura non è mancato per eventi come la “Notte Rosa” o la “Sagra ti la fu-cazza chena”, che hanno avvicinato una cospicua massa di gente, grazie, soprattutto, al coraggio e allo spirito d’iniziativa del privato. C’è stata aria di festa! C’è stato movimento e riteniamo che ci sia stata al contempo anche cultura, attraverso la presentazione di libri e mostre d’arte, alla rassegna cinematografica all’aperto, concerti e manifestazioni musicali. Le critiche, che siano positive o negative, devono esserci perché sono il sale de