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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

I 70 ANNI DI AL

Proprio ieri Domenica 25 Aprile, Al Pacino ha spento 70 candeline, nasce ad Harlem, New York, il 25 aprile del 1940. Quando il padre Salvatore, agente assicurativo, abbandona la famiglia, Pacino si trasferisce con la madre Rose nel South Bronx, a casa dei nonni materni (originari di Corleone, in Sicilia). Appassionato di cinema, s'impone di non farla rimanere una passione, ma di farla diventare una professione. Intanto, dopo la morte della madre, per mantenersi fa lavori di ogni genere: il fattorino, l'operaio, il facchino, ma continua a studiare recitazione frequentando le lezioni di Charles Laughton presso l'Herbert Berghof Studio. Dopo alcune apparizioni in produzioni teatrali minori, nel '66 entra all'Actors Studio e in poco tempo calca con successo i palcoscenici off e on-Broadway, ottenendo anche un Obie e un Tony Award. L'incontro con il cinema avviene nel 1969 con 'Me, Natalie' di Fred Coe, cui segue 'Panico a Needle Park' (1971) di Jerry

Ricordando il 25 Aprile. Ricorda la "giusta ribellione"

Non si può scordare. Dobbiamo avere l'obbligo di ricordare. Dobbiamo imporci che ciò che siamo oggi, nei nostri diritti civili, umani e democratici, è grazie a quei giovani, uomini e donne morti, lottando e credendo di dare una Costituzione al nostro paese. E così è "Stato". Ieri il ricordo del 25 Aprile. Non deve essere una costante pedante e noisa, deve essere un imperativo categorico: RICORDIAMO CIO' CHE ERAVAMO. I partigiani erano il popolo; la gente ribellatasi al sopruso e al marchingegno diabolico del nazi-fascismo. Il 25 Aprile è una data importante, in tutto lo scenario europeo. I partigiani liberano Milano e Torino, nel '45, dall'occupazione nazi-fascista, spinta propulsionale che anni dopo farà nascere la nostra Costituzione; ma allo stesso tempo non bisogna scordare, il 25 Aprile del 1974, "La Rivoluzione dei Garofali" in Portogallo, dove la ribellione cominciò dopo una canzone di Zeca Alfonso, " Grandola Vila Morena ". Un grupp

La diaspora dei mestieranti

È difficile trovare oggi nel mondo, qualcuno che sappia esercitare una professione artigianale in maniera minuziosa. Leggendo i quotidiani, in quella frattaglia di carte maleodoranti, che ammasso di giorno in giorno ogni volta che ne compro uno; mi è parso un articolo che subito e bene ha colpito la mia attenzione. La scomparsa di alcuni mestieri, o comunque, professioni nobili ed antiche che nessuno sa praticare più e che a lungo andare potrebbero scomparire del tutto. Le scuole d'arte e mestiere vanno salvate! La realtà di oggi, quella italiana in particolare, tende a privilegiare nel sud, in quel posto dimenticato dalle azioni di governo, quel posto così privo di opportunità e oggi anche scarso di terra da coltivare, dove anche le piante grasse hanno difficoltà a crescere, insomma la Terra dimenticata dal Signore; tende a privilegiare i lavori manuali. La gran parte delle professioni richieste nel sud Italia sono: il tornitore, il meccanico industraile, il carrellista, l'ope

Auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori del blog

Buona Pasqua ai lettori e ai "meno lettori" di questo blog. La Pasqua come ogni festa cristiana attira la moltitudine di famiglie che si riuniscono per mangiare e banchettare insieme. L'auspicio è che sia un giorno che faccia riflettere in maniera positiva su quello che sarà il 2010 in questo periodo. Siamo già in anno in corso e non sono successe dal punto di vista governativo riforme che abbiano "rivoluzionato" il nostro modo di vita o perlomeno migliorato la nostra condizione. Silvio Berlusconi lanciò un monito: «inizieranno le grandi riforme». Le elezioni regionali hanno delineato ancora un quadro poco chiaro sette a sei, ovvero, sette regioni al centro sinistra e sei al centrodestra: nelle previsioni, quattro regioni erano certe per il centrodestra (Veneto, Lombardia, Campania e Calabria) e cinque per il centrosinistra (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Basilicata) ma tra le indecise, all'opposizione vanno Liguria e Puglia, mentre Piemonte e Laz

Un po' di riflessioni sulle Regionali e Comunali 2010

Due dati importanti dal punto di vista dello scenario nazionale, colpiscono la nostra attenzione in queste elezioni regionali oramai concluse: l'astensione e l'affermazione della Lega nelle regioni del nord Italia. Sul primo dato possiamo notare un forte disinteresse verso la politica da parte degli elettori; sul secondo, invece, una disaffezione degli elettori da parte dei due partiti popolari, ovvero il PdL e il Pd; ma non dobbiamo scordare che è emersa una notevole sfiducia, sempre al nord, nei confronti di UdC e IdV. Tornando all'astensione sicuramente c'è una parte degli elettori che avrà avuto problemi di natura oggettiva, ma chi non ha votato riesce a dare anche una motivazione ed è quella che la politica non interessa. Il plebiscito della Lega Nord in Lombardia non deve stupire, anche perché si sapeva da tempo che Formigoni avrebbe "schiacciato" Filippo Penati del Pd la "vittima sacrificale". Altra "vittima sacrificale" lo è stato R