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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

La "Fabbrica di Nichi Mesagne". Sì per fermare il Nucleare

Le continue indiscrezioni che trapelano ormai da mesi, indicano tutte la Puglia, come uno dei luoghi “privilegiati” per l’insediamento di nuove centrali nucleari. In base alle ultime rivelazioni non ancora smentite dal Ministero dell’Ambiente, dopo sollecitazioni mosse dal nostro sindaco Franco Scoditti, Mesagne è stata individuata come sito per lo stoccaggio e deposito di scorie radioattive. Un ulteriore abuso nei confronti della nostra comunità e del territorio brindisino, che già ha dato molto in termini di inquinamento atmosferico e dei suoli, nonché di salute pubblica, per la produzione di energia elettrica dalla centrale a carbone di Cerano, senza MAI essere ripagati in termini di servizi alla persona o di riduzione dei costi dell’energia, o di incentivi per la tutela e la bonifica delle aree inquinate. Si aggiunge adesso la sorpresa nucleare!!! Il nucleare non è energia pulita: il materiale di scarto che produce, le SCORIE RADIOATTIVE, letali per l’uomo per la capacità di alt

Giornata di mobilitazione nazionale. Il grido di Emergency



Ieri commemorazione, con Alex Zanotelli, del caso "Kater I Rades"

Ieri a Brindisi è stata ricordata la strage di albanesi, avvenuta il 28 Marzo del '97, l'affondamento della Kater I Rades o naufragio del Venerdì Santo, nel quale persero la vita un centinaio di persone, uomini, donne e bambini. Proprio ieri pomeriggio alle 16:30 presso il Molo antestante la capitaneria di porto, c'è stato il lancio dei fiori in mare e l'intervento di molte associazioni anti-razziste. Riportiamo di seguito il comunicato dell' Osservatorio sui Balcani di Brindisi : " Quest’anno la commemorazione della strage di albanesi del Venerdì Santo del 1997 si coniuga con il ventennale dell’arrivo della prima ondata di profughi albanesi, quelli del 1991, ma anche con il particolare e difficile momento che stanno vivendo altri popoli al di là delle nostre coste, in Nord Africa, dove guerre civili, bombardamenti, violazione di diritti umani e richieste di migliori condizioni di vita costringono ancora una volta a fuggire dal loro paese migliaia di esseri

La solidarietà e l'accoglienza dell'Altro: messaggi di libertà

C'è una guerra di mezzo. Questo non può renderci indifferenti. C'è una posizione dell'Italia, in questo conflitto, che non si riesce a capire. Ci siamo e non ci siamo. Nonostante questa ambivalenza stiamo subendo il fenomeno immigrati. Bisogna tenere conto che l'ondata di libici, eritrei e tunisini potevamo benissimo tenerla sotto controllo, ma il Governo non l'ha fatto. Pochi giorni fa a Lampedusa si sono registrati 4.789 immigrati a fronte di una popolazione di 5.000 abitanti. Le tendopoli che dovevano temporaneamente contenere questa gente, non sono state terminate. Oltretutto queste persone hanno bisogno di cure mediche adeguate, perché arrivano a destinazione stremate per la mancanza di acqua e di cibo. L'Europa ha pensato (gli accordi di Schengen del 1985) di istituire dei CIE (Centri d'Identificazione ed Espulsione), dove la loro funzione può essere benissimo cambiata attraverso la legislazione di governo (vedi legge Bossi-Fini). Sembra una soluzione

Italia SI, Italia NO. Nucleare SI, Nucleare NO. La confusione delle Istituzioni

Ieri è stata varata la moratoria sul tema nucleare. Da un anno a questa parte si tratterà questo tema complicato, quanto delicato. Perché l'Italia con tutti i problemi che ha, si è messa in testa l'idea del nucleare? Benchè la cittadinanza italiana stia mostrando dall'inizio, molto scetticismo sull'argomento, il Governo vorrebbe rimandare questo tema, tenendo conto dell'opinione ben delineata degli Italiani su questa fonte d'energia. Sembra quasi che chi ci governa volesse farci dimenticare che tra pochi mesi (12 e 13 Giugno) ci sarà un referendum abrogativo. Tanto per intenderci, stiamo molto attenti al verbo "abrogare". In questo referendum chi è contro al nucleare non deve votare NO. Molte volte il NO è associato ad una forma di contrarietà; cioè NO=CONTRO. Non in questo caso . Abrogare vuol dire «porre nel nulla un provvedimento normativo. Quindi relativo al provvedimento sul NUCLEARE, se voto NO, dico espressamente che questo provvedimento non dev

Giulietto Chiesa e la risoluzione ONU

Guerra: businness, only businness

 Tre giorni fa è cominciata l'odissea delle bombe. Operazione denominata "Odissea all'Alba". Se ci riflettiamo l'Onu è nata per garantire la giusta equità dei comportamenti tra gli stati del mondo. In linea generale tutto è lecito, ma quando si arriva alla pratica, cambiano molte cose. Giovedì scorso l'Onu ha varato la risoluzione n°1973 che autorizza gli stati, che hanno presentato rapporto su tale risoluzione, a garantire l'incolumità dei civili in Libia. In  teoria la risoluzione avrebbe la funzione di protezione civile, in pratica, invece, si tratta di guerra. Ban Ki Moon ha dichiarato un totale "cessate il fuoco", che la "lega" anti -Muammar Gaddafi (Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Canada, Danimarca e Italia) non ha rispettato dal principio. Domenica sono iniziati i primi bombardamenti; stamattina a Tripoli nuovi attacchi ai depositi degli armamenti del Rais . Qualcuno potrebbe dare a questa vicenda, una connotazione storico-po

Mesagne: anche l'Ass. I SEGNI DI TETI per i 150 anni dell'Unità

Tutti i paesi d'Italia a partire da Giovedì 17 hanno festeggiato i 150 anni dell'Unità. Anche Mesagne ha ricordato Giovedì mattina, in pieno centro della Villa Comunale, con un gazebo, nel quale venivano distribuiti coccarde raffiguranti il tricolore, questa importante giornata. L'evento organizzato dall'Associazione de "I Segni di Teti" ha visto la partecipazione di molti cittadini e famiglie mesagnesi, che si sono raccolti al centro della Villa Comunale, proprio nei pressi del campo di pallacanestro. L'iniziativa è stata allietata, anche, da una bellissima giornata di sole. Non sono mancati i momenti d'intrattenimento per il pubblico, accalcatosi d'innanzi al gazebo; un gruppo jazz capitanato dal sassofonista Pietro Rosato e da docenti di basso, chitarra e batteria, ha addolcito le orecchie dei mesagnesi. Dopo è arrivato il momento dei ragazzi della Scuola di Muisca del Prof. Cosimo Milone. Una giornata di festa per ricordare il sacrificio e il

La Fabbrica di Nichi Mesagne traccia la nuova linea programmatica

COMUNICATO STAMPA Ieri sera presso la sede di SEL in Via Roma, si è svolta la riunione della Fabbrica di Nichi. Nella serata di ieri la Fabbrica ha ricordato che non bisogna fermarsi, ma si deve lavorare, sviluppando idee nuove e crescendo insieme. Un gruppo che ha sempre dimostrato di essere sensibile a tematiche sociali, politiche, economiche e culturali. Si è parlato, inoltre, delle prossime iniziative da fare, con un nuovo spunto: quello di aprirsi ad un allargamento strutturale e costruttivo del gruppo stesso, attraverso semplici partecipazioni ed adesioni. Nella parte conclusiva del dibattito, si è passati al rinnovo del coordinatore. Un progetto di nuova coesione politica e sociale — spiega il nuovo coordinatore della Fabbrica di Nichi, Enrico Ignone — che ha lo scopo di costruire orizzonti di senso, avvicinando i giovani e i giovanissimi alla “cosa pubblica”e sensibilizzando la cittadinanza tutta, a discutere insieme, sui temi programmatici della campagna vendoliana. Nel 20

La catastrofe giapponese. Rischio nucleare

Al disatro si aggiunge il disastro. Sembra un paradosso, ma è la realtà. Questo popolo non meritava tutto questo. La natura ti crea e presto può condannarti alla sorte più brutta. Si aggiunge però una sciagura, questa volta indotta. È stata la mano dell'uomo a crearla. L'energia nucleare, oggi, è diventata il sistema di produzione con cui Stati Uniti, Francia, Germania, Iran e ne potremmo elencare altre, possono attivare le loro attività quotidiane. Si è registrato a Fukushima, l'esplosione al reattore n°2 di un impianto nucleare, anche se il serbatoio di contenimento è ancora intatto. Si pensa già ad evacuazioni. Una crisi dentro la crisi, forse una delle più brutte dopo la Seconda Guerra Mondiale, per il Giappone. Una nazione sempre prima come crescita del PIL, produzione industriale e tecnologie elettroniche. Insomma è stata distrutta l'anima di questo paese, che per un terremoto, tramutatosi poi in tsunami, ha ucciso più di cinquemila persone e il dato si prospetta

Terremoto e tsunami sul Giappone. Dichiarato lo stato d'emergenza

Non sono le scene di The Day After Tomorrow , è la realtà!   Stamane, intorno alle sei e quarantacinque ora italiana, è arrivata la notizia, che circolava imperterrita tra le agenzie di stampa di tutto il mondo. Un sisma violentissimo si è abbattuto sul Giappone. Il sisma di magnitudo 8,8 il primo, l'altro di 7,9. Questo però è ancora l'inizio di un'immane devastazione che sta accadendo in queste ore; comincia dopo la seconda scossa ad alzarsi un'onda di 10 metri, che inonda prima Sendai, portandosi via con sé auto, camion, case, alberi e ogni cosa. Il bilancio della catastrofe climatica è ancora del tutto ufficioso; si parla di 32 morti nei media locali, per ora, ma ci sono molti feriti e dispersi. Alcune centrali nucleari sono state chiuse. Il panico sembra essere controllato. Le agenzie di stampa web sono in continuo aggiornamento e seguono la vicenda passo dopo passo. Una catastrofe che ricorda altri cataclismi, anche se questo sembra essere uno dei più catastrofici

Roberto Leoni ospite alla Biblioteca di Mesagne

Questa sera alle ore 18:30, alla Biblioteca Comunale di Mesagne, in vista della rassegna d'incontri intitolata "La Valigia dell'autore", ci sarà: Roberto Leoni. Un nome del cinema non molto noto ai giovani, ma chi avrà visto Sante Sangre di Alejandro Jodorowski, film visionario ed a tratti esoterico, potrà ricordarlo nella sceneggiatura. Prolifico nella commedia all'italiana degli anni sessanta e settanta: Occhio Malocchio ... Prezzemolo e Finocchio , Vieni avanti Cretino. E poi non si può dimenticare Street People un b-movie '70 che i più cinefili forse ricorderanno, con lo 007 Roger Moore. Una persona che in un piccolo paese come Mesagne, spiegherà un po' di cinema e chissà, forse, ci chiarirà il perché della carenza d'idee del nostro cinema attuale.

Esordio statunitense per Sorrentino

Un look decisamente dark punk per Sean Penn, nelle vesti di una rockstar in pensione, alla ricerca di un ex-soldato nazista, colpevole della morte del padre, per quello che sarà il prossimo evento di Sorrentino: This Must Be the Place . Nel web già circolano foto, ecco il link per vederle . Chissà se per il nostro Paolo Sorrentino scappi un premio degno di rispetto? Ce lo auguriamo.

Quest'anno invasione di fantascienza

Quando la fantascienza diventa generalista. Il 2011 diventa l'approdo per nuovi film carichi di effetti speciali all'avanguardia e ricchi di idee, applicabili ai diversi generi cinematografici. Nel 2010 ha aperto con onore Inception di Christopher Nolan con il grande Di Caprio; un film in grado di stravolgere gli schemi di una hollywood lanciata verso la fantascienza stucchevole, tipo La Guerra dei Mondi . Il 2011 ci darà una fantascienza diversa. A partire da World Invasion , la battaglia a Los Angeles tra l'esercito statunitense e gli alieni poco collaborativi; alla regia Jonathan Liebesman. Un'operà che sarà ambiziosa, almeno considerando che si son spesi più di 100 milioni di dollari. Sulla scia di Cloverfield ? No, meglio sulla scia di un film di guerra degno di potenza visiva, come poteva essere Salvate il Soldato Ryan , solo che al posto dei militari nazisti troviamo gli alieni. Un uso massiccio della steadycam ( le riprese in movimento come se fosse una teleca

Le donne di tutto il mondo festeggiano

8 Marzo. Più volte ho scritto di questa ricorrenza. L'augurio non dev'essere un semplice ricordo delle donne, ma più che altro dev'essere un'attestazione che loro esistono. Sono la parte migliore di questo paese e anche la più facile da discriminare. Non mi servo di gesti simbolici: mimose, margherite e ecc ... i fiorai si staranno sicuramente divertendo in questo giorno. Mi servo della "parola" scritta. Voglio ricordare una delle prime donne, simbolo del femminismo impegnato, Emmeline Pankurst. La prima donna inglese che, agli inizi del '900, lottò per l'uguaglianza politica delle donne. Combattè per il diritto di voto delle donne. Nel 1903 fondò l'Unione delle donne. Insomma una donna "cazzuta" la definiremmo oggigiorno. Credo che la donna d'oggi, con quello che sta accadendo, debba, fortemente, seguire o quantomeno ispirarsi alle gesta di questa "rivoluzionaria". Auguri a tutte le donne!

Rischio «lavoro nero» tra i disoccupati e indifferenza istituzionale

È pericolo «lavoro nero» per i laureati. Molti ragazzi lavorano senza contratto, ad un anno dal conseguimento del titolo di studio. Si sta delineando un quadro torbido, quello del lavoro atipico. I laureati sono pochi in questo paese, anzi, forse troppo pochi e c'è pure una piccola parte di laureati che non riesce a trovare un'occupazione stabile. Le disuguaglianze scolari stanno aumentando. Già il sol fatto di favorire - per favorire - intendo: allacciare dei compromessi economici con i magnati delle università private e di quelle on-line. C'è una diramazione di favore verso l'università privata e tagli cospicui a quella pubblica. Sembra quasi che tutto sia stato scritto, come se ci fosse un piano concordato ... Dobbiamo pensare che dietro c'è una loggia P3, P4 e ecc ... Non voglio immaginarlo. Riflettiamo solo che, chi non ha possibilità economiche come un figlio di un contadino o di un operaio, non ci penserà due volte a fare ritiro dagli studi. Dai dati che vi

Tra coscienza e "mea culpa"

È normale che in un paese di appena 30. 000 abitanti succedano delle polemiche che poi continuano, senza placarsi nei giorni a venire. Mercoledì 2 Marzo a Mesagne ci fu un dibattito intitolato "Colloquio sul razzismo". Ospite della serata, insieme ad alcuni docenti di Sociologia dell'Università del Salento, c'era: Renato Curcio. La sua presenza è stata contestata sia dal centrosinistra, che dal centrodestra. Il passato di Curcio per chi non lo conoscesse, è scritto in questa Biografia . Negli anni settanta la sua scelta di far parte al movimento di "Lotta Armata", lo portò dopo ad una trasformazione da brigatista. La storia, in particolar modo, la dialettica storica, non descrive giudicando il bene dal male, ma ne riporta le cause e gli effetti, insomma, le azioni. Non si può accusare una parte politica che è al governo della città, di aver appoggiato un ex-sovversivo; anche perché, la manifestazione è stata organizzata da un'associazione culturale priva