Passa ai contenuti principali

Ieri commemorazione, con Alex Zanotelli, del caso "Kater I Rades"


Ieri a Brindisi è stata ricordata la strage di albanesi, avvenuta il 28 Marzo del '97, l'affondamento della Kater I Rades o naufragio del Venerdì Santo, nel quale persero la vita un centinaio di persone, uomini, donne e bambini. Proprio ieri pomeriggio alle 16:30 presso il Molo antestante la capitaneria di porto, c'è stato il lancio dei fiori in mare e l'intervento di molte associazioni anti-razziste. Riportiamo di seguito il comunicato dell' Osservatorio sui Balcani di Brindisi:

"Quest’anno la commemorazione della strage di albanesi del Venerdì Santo del 1997 si coniuga con il ventennale dell’arrivo della prima ondata di profughi albanesi, quelli del 1991, ma anche con il particolare e difficile momento che stanno vivendo altri popoli al di là delle nostre coste, in Nord Africa, dove guerre civili, bombardamenti, violazione di diritti umani e richieste di migliori condizioni di vita costringono ancora una volta a fuggire dal loro paese migliaia di esseri umani, così successe agli albanesi durante la guerra civile del marzo 97.
14 anni sono passati da quella strage del 28 marzo 97, in cui morirono un centinaio di donne e bambini rimasti intrappolati nella piccola nave albanese Kater I Rades, abbordata dalla corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana a cui era stato ordinato di fermare i profughi ad ogni costo .
Quella nave, e quei poveri corpi, attesero sei mesi prima di essere recuperati e fu possibile ciò solo grazie alle manifestazioni di protesta e gli appelli di associazioni e dei famigliari delle vittime , che ritenevano essa portasse sul suo scafo i segni evidenti di un urto doloso.
Oggi quella nave, che fu la tomba di tanti esseri innocenti, giace abbandonata in un’area dismessa della Marina Militare a Brindisi, riducendosi giorno dopo giorno in un ammasso di ruggine e corre il rischio di essere rottamata su richiesta dei giudici della corte di Appello di Lecce ( ove si sta celebrando il processo di secondo grado), se entro pochi giorni il governo di Tirana non se la porti via. Le associazioni antirazziste brindisine, tra le quali l’Osservatorio sui Balcani di Brindisi e l’Osservatorio Permanente Italia-Albania, e i famigliari delle vittime, chiedono invece che si dia seguito alle promesse fatte all’indomani dell’affondamento della Kater I Rades, ovvero che essa sia riportata a Valona e di essa se ne faccia un monumento-museo alla memoria dell’emigrazione albanese, o in alternativa,qualora il governo albanese non sia disponibile a ciò, si trovi un’area nella nostra città ove essa sia ospitata e restaurata e divenga patrimonio della città che accolse a braccia aperte 20.000 albanesi".



Vi era anche la presenza del Padre Missionario Alex Zanotelli, che oltre a ricordare questa strage, ha ricordato tutte le tragedie dell'immigrazione nel Canale d'Otranto. Infine padre Alex Zanotelli è stato ospite dell'associazione Huipalas a Mesagne, per festeggiare e inaugurare "La Nuova Bottega del Mondo" del commercio equo e solidale.

Commenti

Post popolari in questo blog

Mission: Impossible - The Final Reckoning. La recensione

La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In  MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...

Una battaglia dopo l'altra: quando la democrazia vacilla, gli idioti escono a galla

Paul Thomas Anderson ricrea un'innovativa trasposizione dei tempi affannosi che stiamo vivendo, rileggendo ancora il romanziere Thomas Pynchon dopo Vizio di Forma . Questa volta il regista losangelino s'ispira a  Vineland , romanzo ambientato in California (come questa pellicola) nell'anno della rielezione di Ronald Reagan. Anche se, diacronicamente, PTA inquadra i personaggi nel clima storico del trumpismo. È il decimo film del regista, che ha firmato capolavori come Il Petroliere, Il Filo Nascosto e Boogie Nights -L'altra Hollywood . Una Battaglia dopo l'altra (2025)  lo si potrebbe annoverare tra i sopracitati, ma con circospezione, perché la pellicola potrebbe essere letta (o male interpretata) da chi non abbia gli strumenti necessari per comprendere ciò che sta accadendo in America e, di riflesso, nel resto del mondo. La storia è semplice: Bob Ferguson (Leonardo Di Caprio)  è un "inconsapevole rivoluzionario" con velleità di scarso bombarolo. Facente ...

Taboo, la serie tv dark con Tom Hardy

È forse un pazzo? È forse uno stregone? È lui o non è lui? Chi è James Delaney (Tom Hardy)? Nessuno sa chi sia. Alcuni lo danno per morto, altri per disperso. Una leggenda.