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Visualizzazione dei post da luglio, 2008

HellBoy: Diavolo Buono nel mondo visionario di Del Toro

HellBoy II The Golden Army è questo il titolo del secondo capitolo della saga creata dal premio oscar per il Labirinto del Fauno Gullermo Del Toro. HellBoy grande e grosso con le sue corna tagliate, dovrà vedersela questa volta con una armata d'oro invocata dalla corona dell'ultimo discendente di una dinastia umana oramai estinta. La bellezza visionaria della pellicola di Del Toro è senza discussione, poiché ci trasporta in un'altra dimensione. Gli effetti speciali sono spettacolari e la storia non si perde, anche se è ritagliata da un filo di scontata risoluzione. Nel tutto comunque risulta un film da vedere e rivedere perché ci mostra la grandezza visionaria di questo grande artista che potrebbe rivelarsi il successore di Spielberg e Peter Jackson. Grande l'ironia che traspare in tutti i personaggi che rimangono fedelissimi al fumetto. Belle le sequenze d'azione, giusti i tempi che non annoiano mai lo spettatore. Più che discreto.

ABBIAMO PERSO LA FACCIA

Caro Enrico, come direbbe il buon Vasco, si è persa un’altra occasione buona… l’ennesima, l’una dietro l’altra.Han perso un’occasione i rappresentanti della nostra sinistra, ma quasi dimenticavo, non so neanche se ne esistono più rappresentanti della sinistra, quella nostra. Era il 2002 e Nanni Moretti lo diceva, che con questi leaders, la sinistra non avrebbe vinto. Veltroni ha detto a Di Pietro di dissociarsi da quella piazza, di ritornare nell’opposizione ‘razionale, riformista e intellettuale’( www.youtube.com/watch?v=dOW7qRtXzKY ), di scegliere fra la loro op-posizione moderata e lo starsene per conto suo. Insomma, in poche parole, di scegliere fra una non opposizione ed una opposizione. Fregandosene della piazza. Come fa un leader del più grande partito di centro sinistra italiano a dire che si dissocia dalla piazza?Berlinguer, dove sei?Han perso un’occasione anche però chi, in quella piazza, ci è andato a parlare. Premettendo che la satira è un termometro per misurare il livello

CULT: SAMURAI SENZA PADRONE

Guardando la tv, su Rai Tre incrociai un film storico: Ronin di John Frankenheimer. Un film che è l'essenza dell'azione. Inseguimenti in auto interminabili, e sparatorie, degne della miglior balistica pirotecnica. Ronin per i giapponesi sono i samurai senza padrone. Indipendenti e anarchici, dove il loro destino dipende solo da loro stessi. Un gruppo di mercenari si riunisce per mano di una donna. Ognuno è di nazionalità diversa. Devono trovare una valigetta voluta dalla mafia russa. Gli scenari sono realistici, lo sfondo è quasi da b-movie. Gli inseguimenti tra le strade di Nizza con macchine utilitarie mette in luce la grandezza della spy-action di John Frankenheimer. Il cast degno di grandezza, vede Robert De Niro, Jean Reno, Sean Bean e etc... Un cult da vedere e rivedere(io l'ho visto quattro volte) che va ad omaggiare i film di spionaggio post guerra fredda e che ci ricorda questo grande regista, di altri grandi film tra cui Va e uccidi con Frank Sinatra.

PURTROPPO IL NOSTRO NON È UN PAESE SOCIALISTA

È strano che l'Italia ne sia uscita vincitrice, oserei dire libera, dal fascismo di Mussolini. Suona strano, invece, che a distanza di quasi settant'anni si mettano ancora decreti e leggi che invocano la nobile arte degli squadristi. Schedare dei bimbi rom. Perché infondo questi bambini, per Maroni e compagine bella, sono rom e quindi non giocano, non ridono, non hanno i loro amici immaginari... per loro sono semplici "zingari". Imparando dalla nostra stessa terra, dovremmo essere in grado di capire che ci sono zone come Napoli e limitrofe, ma non solo, zone della Sicilia, oppure Bari con il suo centro-storico e zone periferiche-popolari, dove la microcriminalità è all'ordine del giorno. Il bambino non ha una mentalità criminale. È come un cagnolino, che da piccolo lo si addestra, facendo in modo che prenda parte del carattere del proprio padrone. Allora dov'è il punto! Prendiamo i padroni, le menti adulte, i magnaccia. È come dire che la puttana è una crimina

7 Luglio a Roma. Impronte contro il razzismo

Mentre l'Europa condanna le schedature nei campi Rom e Amnesty definisce le misure annunciate dal governo come «discriminatorie e ingiustificate», il ministro Maroni tira dritto e annuncia che non ci saranno passi indietro. Per contrastare questa politica razzista il 7 luglio, a Roma, in Piazza Esquilino, dalle 17 alle 20, l'Arci, col sostegno dell'Aned, organizzerà una "schedatura" pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali delle cittadine e cittadini italiani che condividono la nostra protesta. Centinaia di impronte che invieremo al ministro con un messaggio: "siamo tutte e tutti rom". (Anch'io a volte mi sento Rom)

In Bruges: una città noiosa per un noir noioso

Un film particolare senza dubbio. Coniugare una storia noir di due killer che vanno in ritiro in una città gotica del Belgio, suona piuttosto grottesco. Infatti, il film è grottesco. Bravi gli attori sia Colin Farrel che il grande e grosso Brendan Gleeson. Poi, l'entrata in scena di Ralph Fiennes dopo quasi un'ora di film ci fa divertire un po' data la sua interpretazione da pazzo, maniaco e schizzato. Un film che gira intorno al senso di colpa, all'amore e all'amicizia, su uno sfondo gotico. Un film da vedere sicuramente, ma con accanto qualche sigaretta per aumentare la concetrazione ed un bel caffé. La pubblicità fatta a Bruges è plateale, molti sicuramente ci andranno, ma in autunno per assaggiare l'ottima birra belga. Sicuramente manca l'azione e c'è anche un che di psichedelico e onirico, che omaggia Terry Gilliam. Strano! ** *da evitare **debole ***da vedere ****imperdibile