
Mentre l'Europa condanna le schedature nei campi Rom e Amnesty definisce le misure annunciate dal governo come «discriminatorie e ingiustificate», il ministro Maroni tira dritto e annuncia che non ci saranno passi indietro. Per contrastare questa politica razzista il 7 luglio, a Roma, in Piazza Esquilino, dalle 17 alle 20, l'Arci, col sostegno dell'Aned, organizzerà una "schedatura" pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali delle cittadine e cittadini italiani che condividono la nostra protesta. Centinaia di impronte che invieremo al ministro con un messaggio: "siamo tutte e tutti rom". (Anch'io a volte mi sento Rom)
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