Passa ai contenuti principali

Quest'anno invasione di fantascienza

Quando la fantascienza diventa generalista. Il 2011 diventa l'approdo per nuovi film carichi di effetti speciali all'avanguardia e ricchi di idee, applicabili ai diversi generi cinematografici. Nel 2010 ha aperto con onore Inception di Christopher Nolan con il grande Di Caprio; un film in grado di stravolgere gli schemi di una hollywood lanciata verso la fantascienza stucchevole, tipo La Guerra dei Mondi. Il 2011 ci darà una fantascienza diversa. A partire da World Invasion, la battaglia a Los Angeles tra l'esercito statunitense e gli alieni poco collaborativi; alla regia Jonathan Liebesman. Un'operà che sarà ambiziosa, almeno considerando che si son spesi più di 100 milioni di dollari. Sulla scia di Cloverfield? No, meglio sulla scia di un film di guerra degno di potenza visiva, come poteva essere Salvate il Soldato Ryan, solo che al posto dei militari nazisti troviamo gli alieni. Un uso massiccio della steadycam ( le riprese in movimento come se fosse una telecamera a mano, solo che dà una sensazione totalmente diversa). Poi ci sarà la commedia fantascientifica western - possiamo notare la fusione dei generi - di Cowboys and Aliens con Daniel Craig ed Harrison Ford. La terza saga di Transformers, i giocattoloni robot della Hasbro; e ancora, Paul commedia fantscientifica con Simon Pegg; Milo su Marte un cartoon  e I Guardiani del Destino. Ecco quest'ultimo dovrebbe attirare, poichè richiama uno stile di fantascienza anni '50, '60 che racconta la storia di un mondo dove certe persone controllano il nostro destino. Sembra quasi la metafora di quello che sta accadendo oggi. Molte delle nostre azioni, vengono controllate e noi non lo sappiamo. Vogliamo esporci per svolgere qualche attività, o chiedere, cordialmente, qualcosa, e ci accorgiamo che non possiamo farlo, perché prima di noi arriverà qualcun altro. Certo che Philip Dick non ci aveva visto poi così sbagliato, anzi ci rimise pure la testa per questo. Tra fantascienza e generi diversi, funzionerà questa nuova alchimia lanciata dall'Industria dei Sogni?

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Mezzogiorno in "crisi apparente"

Se nel periodo invernale si giocava sul problema della crisi e delle persone che non riuscivano ad arrivare a fine mese, adesso, durante l'estate ci si dimentica che in fin dei conti non stiamo poi così male. L'estate è il momento in cui tutti si concedono la vacanza e l'Italia di mete ambite ne ha non poche: la Sardegna, la Calabria, l'Emilia-Romagna e la Puglia. Ed è proprio quest'ultima che sta spopolando soprattutto nelle zone del basso Salento: Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli. I flussi turistici sono variegati, molti napoletani, romani, toscani, ma anche Veneti e Lombardi. Una meta calda, poi specialmente, in questo mese dove si son sfiorati anche i 40° gradi all'ombra, e dove si vive l'estate intensamente. La movida notturna non manca con le discoteche all'aperto più note del salento: Guendalina, Quartiere Latino, Rio Bo, Casablanca, ecc... I servizi di ristorazione sono buoni, anche i prezzi, insomma, divertirsi a costi bassi. L'

La Furia di un Uomo, la recensione

Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake

Oppenheimer: quando distruzione e resurrezione coincidono

È superfluo usare l’appellativo “bello” per definire il nuovo film di Cristopher Nolan, sarebbe più appropriato “sorprendente”. J. Robert Oppenheimer, conosciuto ai più come “il padre della bomba atomica”, racchiuse in sé un gigantesco scrupolo di coscienza, che qui è raccontato in tre ore tormentate. Benché Oppenheimer (2023) ripercorra la vita turbolenta del fisico americano, che ha contribuito prima allo studio astratto e dopo alla ricerca e sviluppo empirico della bomba atomica, resta, comunque, un dramma sulla coscienza di un genio che concepisce la sua creatura e che la porta alla conoscenza collettiva, divenendo “errore cosmico”: condannando uomini, donne e bambini a quelle sventure che furono Nagasaki e Hiroshima. La sceneggiatura è basata su “American Prometheus”, libro biografico scritto da Kai Bird e Martin J. Sherwin nel 2005. Oppenheimer divenne chief del “Progetto Manhattan” dal ‘42 al ‘46; egli si fece costruire un laboratorio nel deserto di Los Alamos, nel Nuovo Messic