8 Marzo. Più volte ho scritto di questa ricorrenza. L'augurio non dev'essere un semplice ricordo delle donne, ma più che altro dev'essere un'attestazione che loro esistono. Sono la parte migliore di questo paese e anche la più facile da discriminare. Non mi servo di gesti simbolici: mimose, margherite e ecc ... i fiorai si staranno sicuramente divertendo in questo giorno. Mi servo della "parola" scritta. Voglio ricordare una delle prime donne, simbolo del femminismo impegnato, Emmeline Pankurst. La prima donna inglese che, agli inizi del '900, lottò per l'uguaglianza politica delle donne. Combattè per il diritto di voto delle donne. Nel 1903 fondò l'Unione delle donne. Insomma una donna "cazzuta" la definiremmo oggigiorno. Credo che la donna d'oggi, con quello che sta accadendo, debba, fortemente, seguire o quantomeno ispirarsi alle gesta di questa "rivoluzionaria". Auguri a tutte le donne!
La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...
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