8 Marzo. Più volte ho scritto di questa ricorrenza. L'augurio non dev'essere un semplice ricordo delle donne, ma più che altro dev'essere un'attestazione che loro esistono. Sono la parte migliore di questo paese e anche la più facile da discriminare. Non mi servo di gesti simbolici: mimose, margherite e ecc ... i fiorai si staranno sicuramente divertendo in questo giorno. Mi servo della "parola" scritta. Voglio ricordare una delle prime donne, simbolo del femminismo impegnato, Emmeline Pankurst. La prima donna inglese che, agli inizi del '900, lottò per l'uguaglianza politica delle donne. Combattè per il diritto di voto delle donne. Nel 1903 fondò l'Unione delle donne. Insomma una donna "cazzuta" la definiremmo oggigiorno. Credo che la donna d'oggi, con quello che sta accadendo, debba, fortemente, seguire o quantomeno ispirarsi alle gesta di questa "rivoluzionaria". Auguri a tutte le donne!
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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