Due dati importanti dal punto di vista dello scenario nazionale, colpiscono la nostra attenzione in queste elezioni regionali oramai concluse: l'astensione e l'affermazione della Lega nelle regioni del nord Italia.
Sul primo dato possiamo notare un forte disinteresse verso la politica da parte degli elettori; sul secondo, invece, una disaffezione degli elettori da parte dei due partiti popolari, ovvero il PdL e il Pd; ma non dobbiamo scordare che è emersa una notevole sfiducia, sempre al nord, nei confronti di UdC e IdV.
Tornando all'astensione sicuramente c'è una parte degli elettori che avrà avuto problemi di natura oggettiva, ma chi non ha votato riesce a dare anche una motivazione ed è quella che la politica non interessa.
Il plebiscito della Lega Nord in Lombardia non deve stupire, anche perché si sapeva da tempo che Formigoni avrebbe "schiacciato" Filippo Penati del Pd la "vittima sacrificale".
Altra "vittima sacrificale" lo è stato Rocco Palese nel sud, in Puglia. Nichi Vendola leader di Sinistra Ecologia e Libertà ha riottenuto la presidenza della Regione Puglia portandosi a casa un 48,7 % a fronte di un 42,2% di Rocco Palese (Pdl), del 8,7% di Adriana Poli Bortone (Io Sud) e dello 0,35 di Rizzi (Altern. comunista).
Le battaglie di Nichi Vendola sul mantenimento dell'acqua pubblica e la legge sulle diossine, tanto per citare alcuni programmi del movimento(ricordiamo che Sinistra e Libertà è ancora un movimento e non un partito) sono l'esempio di un forte amore ed interesse che Vendola sta trasmettendo per la sua terra. Il governatore è stato oltretutto aiutato da una ottima predisposizione dialettica ed oratoria, che bene si differenziava dal candidato Rocco Palese(PdL).
Altri fattori che hanno influenzato il voto e direi anche l'astensionismo è stato il blocco dei talk-show televisivi sulla televisione pubblica. Si è generato un malessere d'informazione. La maggior parte della gente, quella giovane, s'informa su internet mezzo straordinariamente anarchico che è difficile censurare. Un mondo meraviglioso dal punto di vista informativo, ma anche pericoloso dal punto di vista relazionale. Un caso particolare è quello che è accaduto in Piemonte con la Mercedes Bresso(Pd) che ha perso per il 3 % del "Movimento 5 stelle" di Beppe Grillo, contro il leghista Cota. Quello di Grillo è un esempio di movimento giovanile che trova la maggior parte dei consensi su Internet; Grillo ha anche acquisito un 7% in Emilia Romagna effetto dei "V-DAY" nelle piazze. Non c'è da stupirsi che Grillo prenda voti da quella parte d'Italia incazzata ed indignata dalla "mala-politica".
Le comunali di Mesagne. A Mesagne vince il centro sinistra con una vittoria bulgara. La città dopo tre anni altalenanti tra un governo di centrodestra in maggioranza risicata, e i momenti di commissariamento, segnati da mancanze e "nullafacentismo"; adesso respira aria di amministrazione comunale.
Il sindaco Franco Scoditti detto "Francuccio", si aggiudica 10. 673 voti di preferenza, il 60,80% con il 27,30% di Enzo Incalza candidato sindaco del centrodestra(PdL). Domenico Magrì della Dc, invece, ha portato a casa l'8,13%. Quanto a gli altri candidati sindaci, Caramia con la lista "Cara-mia Mesagne" ottiene l'1,17%, mentre Poci di "Svolta sociale" il 2,60%.
Bisogna ricordare che c'è stato un exploit di donne, future consiglieri: Mariella Vinci(Mesagne Democratica), Rosanna Saracino(Mesagne Democratica), Maria De Guido(Sinistra Unita) e Sabrina Didonfrancesco(PdL). Un gruppo che può addirittura arrivare a 7 con il ripescaggio per gli assessorati, di: Carmen Vozza (Mesagne Democratica), Lorenza Santacesaria (Sinistra Ecologia e Libertà) e Maria Teresa Saracino (lista Vizzino).
Per gli uomini i probabili assessorati andranno a: Pompeo Molfetta (Sinistra Unita), Giuseppe Indolfi (Pd), Franco Damiano (Pd) e Luigi Vizzino che con la "Lista Vizzino" è risultato il più suffragato.
Rimaniamo perciò con la speranza, che come dice Mario Monicelli è una cosa orribile, perché ci fa aspettare ed attendere sulle cose che ci vengono promesse. Ci auguriamo che il governo che tra pochi giorni si andrà a costituire possa lavorare per il bene della città e per il bene dei mesagnesi, e di tutti quei giovani disoccupati in attesa di certezze per il loro futuro.
le regionali sono stati un confronto fra differenti modi di fare politica sul territorio: registrano il trionfo del modello leghista e la sconfitta di quello del PD
RispondiEliminaAlle Regionali del trionfo della Lega, manca l'effetto-traino di Berlusconi e cala il PD