I vescovi, per bocca del cardinale di Filadelfia Justin Rigali, hanno definito la scelta ''una triste vittoria della politica sulla scienza e l'etica''. ''E' un'azione moralmente sbagliata - ha detto Rigali - perche' incoraggia la distruzione di vite umane innocenti, trattando essere umani vulnerabili come meri prodotti da coltivare''.
La scienza deve basarsi ''sui fatti, non sull'ideologia'', non puo' essere frenata dalla politica e chi ha responsabilita' di governo deve fare scelte che aiutino ad ''alleviare le sofferenze umane'': e' il messaggio con cui Barack Obama ha accompagnato la decisione di cancellare, con un tratto di penna, i limiti che George W.Bush aveva imposto alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.
È bello sapere che questa iniziativa di Obama sia una cosa stimolante per il progresso scientifico, che molto prima di altri paesi cresce e si amplia negli Stati Uniti; basti pensare a noti scienziati che vivono e lavorono nei centri di ricerca statunitense.
Adesso è già crisi tra Santa Sede e Casa Bianca.
In realtà la Chiesa non vuole ammettere che fa come sempre del businness; come sempre protegge le sue posizioni, però guarda caso, tutti gli ecclesiastici quando hanno dei seri problemi di salute vanno nelle migliori cliniche del mondo, a curarsi.
Il Paradosso Chiesa e Scienza non finirà mai dai tempi di Galileo Galilei. Lì loro erano convinti che il sole girasse attorno alla Terra. Poi poco dopo si sono convinti che era il contrario. Spero lo possano far anche con le staminali che sono necessarie. Obama crede nella scienza e pure nel progresso; e crede anche in una crisi mondiale, ma a differenza di Berlusconi che la nega, lui evoca la speranza.
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