Quante volte abbiamo sentito un politico fare delle affermazioni fuori luogo? Ultime quelle di Calderoli al ministro dell'integrazione Cécile Kyenge. "Le parole sono importanti" diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa e la loro rilevanza le rende forti e significative per il raggiungimento di uno scopo. I social network in tal senso hanno rafforzato il loro uso, trascurandone quelle che sono le regole semantiche e molto spesso grammaticali, ma hanno avvicinato, come un'ondata populista tutti coloro che non sentivano l'esigenza di scrivere. Ultimamente si scrive davvero tanto, troppo, e quello che in gran parte viene scritto è un agglomerato indistinto. Basta prendere il caso Shalabayeva, se ne sta scrivendo dappertutto, si arriverà a parlare di tutto, si stanno toccando nomi noti al mondo dell'establishment. Questo prenderà l'interesse del lettore comune; che leggerà, s'informerà perché vorrebbe capire di cosa si sta parlando, ma chiunque stia segue...