Sembra che la vendetta sia dolce per la carriera di Keanu Reeves. E non è per fare dell’ironia, perché John Wick, diretto dalla controfigura in pensione Chad Stahelski, è un revenge movie elegante. Keanu Reeves, come si può vedere dalle ultime pellicole, si è cimentato in ruoli d’azione, che richiamano il cinema orientale. Ruoli non facili, coreografici, quindi fisici e che lo costringono a combattimenti a corpo a corpo. Ha cinquant’anni ma ne dimostra trenta. È bene che in questo filone Liam Neeson si guardi le spalle. John Wick (Reeves) ha una morale animalista. Ha un cucciolo di beagle, regalatogli postumo dalla moglie, morta giovane a causa di una malattia. Wick vive in una casa da far invidia anche a Bill Gates e ha una macchina vintage con la quale fa sgommate in aeroporto per scaricarsi. Poi una bella mattina va fare benzina e incrocia alcuni gangster russi che lo dileggiano; alla sera Wick se li ritrova in casa che gli razziano qualsiasi cosa e il cucciolo incontra ...