Prometheus. È il nome della navicella spaziale, nella quale dimora l'equipaggio del nuovo film di Ridley Scott, in uscita la settimana scorsa nelle nostre sale. Non stiamo a paragonarlo a Blade Runner o ad Alien , perché sarebbe insolito; un film è frutto di un team di sceneggiatori (in questo caso alla sceneggiatura la coppia della serie Lost ), di una produzione a sé stante e di un'era economica, stilistica e tecnologica che lo contraddistingue. Il mito di Prometeo, Colui che aveva chiesto agli Dei che l'essere umano doveva avere le stesse caratteristiche pensanti e fisiche, così da dar vita alle condizioni esistenziali umane. Ma a volte mettersi contro Zeus è pericoloso! Non è un film mitologico, per fortuna, ma Ridley Scott torna a tracimare visionarietà da tutti i pori. La prima cosa che traspare dalla prima parte del film è lo stile. Pulito, tecnologicamente luminoso (continua l'uso di questi ologrammi touch, che anticipano i prototipi dell'attuale touc...