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LA FILOSOFIA DEGLI EROI

Vorrei dedicare due parole per gli eroi della Marvel. È bello sapere che ogni fumetto che leggiamo ci attrae fortemente non tanto per il suo realismo quanto per il senso metaforico che trasmette. Superman, Batman, Spiderman, Hulk... non sono persone invincibili fino all'osso; sono supereroi con super problemi esistenziali. Quello che ci insegna il fumetto è che non è importante quello che il supereroe sta facendo, esempio: i suoi super poteri, le sue magie, le sue prodezze; è importante cogliere che questa persona che noi stiamo leggendo siamo noi. Perché l'eroe salva la gente, perché aiuta l'altro. Lo fa perché a lui è capitata qualcosa che lo ha segnato profondamente, a tal punto da sentirsi un pulviscolo insignificante all'interno della società. Ha dei complessi, che lui amplifica, credendo davvero che siano complessi, quando poi si rivelano dei super poteri. Il suo rapporto con questi super poteri all'inizio è conflittuale, diremo quasi di repulsione. Ci sono da cogliere le varie differenze caratteriali tra gli eroi Marvel. Il vero super eroe è Superman insieme ad Hulk. Entrambi sono loro stessi. Superman non si nasconde nella maschera di Superman ma in quella di Clark Kent che è la manifestazione dell'uomo comune; lo sfigato di turno. Hulk invece non è Bruce Banner ma è Hulk, quell'essere enorme e verde che si manifesta come ira funesta nei momenti di rabbia, che non è buono, nè cattivo, ma distrugge tutto quello che gli capita di fronte come farebbe un gorilla impaurito in mezzo ad una città. Gli altri eroi, nonostante abbiano dei super poteri sono travestiti, cioé sono maschere. Dal momento in cui loro tolgono quella maschera sono vulnerabili, piccoli, impauriti. Loro avvertono la crisi della maschera come direbbe un critico di teatro, non riusciranno mai e poi mai a dipingersela sulla propria faccia. Vivrebbero i loro poteri come malattia. Quindi Batman ha desiderio di vendetta, ma non lo mostra come Bruce Wayne. Uomo Ragno anche per lo zio morto, ma non lo mostra come Peter Parker. Pertanto in questi eroi molto più umani e meno supereroi c'è da dire che riescono a farsi amare dal pubblico proprio per questa loro ansia di prestazione di poteri.
Presto al cinema vedremo Hulk con Ed Norton e Tim Roth, dal 18 Giugno; mentre a Luglio avremo il piacere di assaporare il secondo capitolo di Batman diretto da Christopher Nolan. Speriamo che ci facciano capire quanto è importante questo significato umano che è insito nel personaggio, che da ambo le parti si presenta tormentato.

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