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"Robin Hood": Giulio Tremonti e la "social card"


Una card per i più poveri. Dopo la ribattuta della Ggil che la definisce una forma di carità, Tremonti lotta contro ai ricchi per dare ai poveri. Nonostante le sue ideologie sono molto inerenti a quelle del premier Silvio Berlusconi, mi stupisce il fatto che quest'uomo abbia tanta voglia di abnegazione monetaria. L'obiettivo di questa card è quello di supportare le fascie deboli ed economicamente svantaggiate della popolazione, per l'acquisto di beni alimentari. Il carnet è prepagato, a carico dello stato, e serve per acquisti nelle grandi distribuzioni, supermarket, ristoranti...
400 euro l'anno a carta. La carta ovviamente è nominale.
Tremonti così inizia la sua battaglia per togliere ai ricchi e dare ai poveri. Ne saremo convinti. Questa della card è una soluzione emulata da quella degli U.S.A. Non risolverà il problema dei poveri. Sarà un aiuto al quanto marginale. Con la card devi andare cauto perché devi spendere almeno 33 euro ogni mese. Oggi per fare la spesa in un market per il proprio fabbisogno individuale giornaliero ci vogliono più di dieci euro. Si mostra comunque un aiuto, considerando che un individuo con un euro al giorno avrebbe pane gratis e questo non è certo poco per colui che non ne ha.

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