Passa ai contenuti principali

VENEZIA: FILM IN CONCORSO

I film in concorso in questa 65° mostra del cinema di Venezia sono:

Darren Aronofsky : The Wrestler – Usa, 105‘ Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood

Guillermo Arriaga : The Burning Plain – Usa, 147’ Charlize Theron, Kim Basinger, Joaquim de Almeida

Pupi Avati : Il papà di Giovanna – Italia, 104’ Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesca Neri, Ezio Greggio, Serena Grandi

Marco Bechis : BirdWatchers - La terra degli uomini rossi – Italia / Brasile, 108’ Claudio
Santamaria, Alicélia Batista Cabreira, Chiara Caselli, Abrisio Da Silva Pedro

Patrick Mario Bernard, Pierre Trividic : L’Autre – Francia, 97’ Dominique Blanc, Cyril Gueï, Peter Bonke, Christèle Tual

Kathryn Bigelow : Hurt Locker – Usa, 131’ Ralph Fiennes, Guy Pearce, David Morse, Jeremy Renner

Pappi Corsicato : Il seme della discordia – Italia, 85’ Caterina Murino, Alessandro Gassman, Martina Stella, Michele Venitucci, Isabella Ferrari

Jonathan Demme : Rachel Getting Married – Usa, 116‘ Anne Hathaway, Debra Winger, Rosemarie Dewitt, Bill Irwin, Tunde Adebimpe

Haile Gerima : Teza – Etiopia / Germania / Francia, 140’ Aron Arefe, Abiye Tedla, Takelech Beyene

Aleksey German Jr. : Bumažnyj soldat (Paper Soldier) – Russia, 116’ Chulpan Khamatova, Merab Ninidze, Anastasya Shevelyova

Semih Kaplanoglu : Süt – Turchia / Francia / Germania, 102‘ Melih Selcuk, Basak Koklukaya

Takeshi Kitano : Akires to kame (Achilles and the Tortoise) – Giappone, 119’ Beat Takeshi, Kanako Higuchi, Yurei Yanagi, Kumiko Aso

Hayao Miyazaki : Gake no ue no Ponyo (Ponyo on Cliff by the Sea) – Giappone, 101’ animazione

Amir Naderi Vegas : Based on a True Story – Usa, 102‘ Mark Greenfield, Nancy La Scala, Zach Thomas

Mamoru Oshii : The Sky Crawlers – Giappone, 122’ animazione

Ferzan Özpetek : Un giorno perfetto – Italia, 95’ Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Stefania Sandrelli

Christian Petzold : Jerichow – Germania, 93’ Nina Hoss, Benno Fürmann, Hilmi Sözer

Barbet Schroeder : Inju, la Bête dans l’ombre – Francia, 105’ Magimel Benoît, Minamoto Lika, Shun Sugata, Maurice Bénichou, Ryo Ishibashi

Werner Schroeter : Nuit de chien – Francia / Germania / Portogallo, 110’ Pascal Greggory, Bruno Todeschini, Amira Casar, Jean-François Stevenin

Tariq Teguia : Gabbla (Inland) – Algeria / Francia, 140’ Kader Affak, Ines Rose Djakou, Ahmed Benaïssa, Fethi Ghares, Kouider Medjahed, Djalila Kadi-Hanifi

YU Lik-wai : Dangkou (Plastic City) – Brasile / Cina / Hong Kong/Cina / Giappone, 118’ Joe Odagiri, Anthony Wong, Huang Yi, Jeff Chen

Ovviamente già sono stati acclamati e visti: Un giorno perfetto di Ozpetek, Akires to kame di Kitano sull'arte moderna. E arriverà il momento di Pupi Avati per il Papà di Giovanna. Il regista italo-turco con il film tratto dal romanzo della Mazzucco, già ha sfoderato applausi e consensi di critica. Quanto ad altri film italiani, non in concorso, bensì nella sezione "orizzonti" commuove il film di Pontecorvo Paradà, storia di un clown che salva i bambini oggetto di violenze e soprusi. Anche il film di Arriaga sceneggiatore di 21 grammi e Babel che questa volta torna in veste di regista, con accanto una fantastica Charlize Theron, ci ha ancora una volta rappresentato l'animo umano con tutte le sue sfaccettature, intrecciando storie di uomini, con quella ragnatela narrativa che solo lui sa fare. Ne vedremo ancora delle belle!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

La Furia di un Uomo, la recensione

Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...

Ferrari. La recensione

Non c'è bisogno di essere dei cinefili per accorgersi che Ferrari [2023] non sembra un film girato da Michael Mann, ma è firmato dal maestro Michael Mann. Sì, proprio lui, il regista di Heat - La sfida, di Collateral, dell'epico L'Ultimo dei Mohicani. Se è un film riuscito? No, anche se non mancano momenti di una certa suspense, specie nelle scene delle gare automobilistiche, nelle quali si riescono a percepire quelle inquadrature annesse all'abitacolo da lato cofano, dallo specchietto laterale o da lato bagagliaio, che tanto ricordano gli indrappelli della Ferrari Daytona Spyder 365 GTS/4 in Miami Vice - La serie, guidata da Sonny Crockett (Don Johnson). Non si può tantomeno definirlo un biopic, poiché non racconta l'intera vita di Enzo Ferrari (un Adam Driver rattrappito sia nei movimenti, sia nella recitazione), ma s'incentra nell'anno 1957. Si dice che raccontare la vita privata degli idoli sia deleterio, perché renderebbe l'idolo un semplice mortal...

Chi segna vince: quando la sconfitta insegna a vincere

La squadra di calcio delle Samoa americane divenne celebre per una clamorosa sconfitta: aver incassato, nel 2001, ben trentuno goal contro l'Australia, nell'incontro che si tenne a Coffs Harbour; un risultato oltre il tennistico, tanto da diventare un riconoscimento da Guinness dei primati. Ovvio è che un risultato simile annichilisca squadra, allenatore e società. Infatti, per una decina d'anni la squadra delle Samoa subì un vero e proprio blocco evolutivo e fu così che decisero di ingaggiare un allenatore olandese: il mr. Thomas Rongen [persona sui generis col "vizio della bottiglia" e con un temperamento irascibile sfociante in noti scatti d'ira]; l'obiettivo del coach Rongen doveva essere di far segnare almeno un goal alle Samoa, che era già un traguardo ancora più arduo, che vincere di netto una partita. Taika Waititi, premio Oscar per Jojo Rabbit (2019) dirige Chi segna vince  (2023) un film nostalgico sulla terra che gli ha dato i natali, attraverso...