Passa ai contenuti principali

LEONE D'ORO A "THE WRESTLER". MIGLIOR ATTORE SILVIO ORLANDO


The Wrestler è questo il titolo del film di Darren Aronofsky. Interpretato magistralmente da un vecchio e corroso Mickey Rourke, che oramai con cinquant'anni e più sulle spalle continua a picchiare duro e a prendersele come nella vita reale. Sicuramente il Leone d'Oro ci sta tutto, anche perché è stata un icona anni ottanta e ha fatto tanti grandi film con altrettanti registi come: Francis Ford Coppola, Micheal Cimino, Robert Rodriguez, ecc.
Nel film interpreta un "wrestler" ormai in decadenza per via di un infarto subito sul ring( e forse questo può ricordarci la scomparsa di Andy Guerrero), che decide di ritirarsi. Intorno vi è anche uno sfondo sentimentale con cui giocano i personaggi, sin quando non arriverà il momento del giudizio; quello della sfida finale. Un lottatore decide di sfidarlo e lui non si tirerà in dietro. Sicuramente questa di Rourke è una performance originale che non lo ha fatto semplicemente recitare, ma lo ha immedesimato in quello che è. Il film è da vedere senz'altro per assaporare quei ricordi di un Rourke, oggi appannato da droghe e steroidi, giovane ed attraente in Nove settimane e mezza, che guarda Kim Basinger spogliarsi e quell'immagine che abbiamo di lui che la osserva sotto le note di "You Can Leave Your Hat On" di Joe Cocker.

Quanto al cinema italiano la COPPA VOLPI come migliore attore va al grande Silvio Orlando nel film di Pupi Avati il "Papà di Giovanna". Avati come sempre originale, nel cast c'è anche un serio Ezio Greggio e Francesca Neri. Un film che ha commosso e che ha dato spessore al nostro cinema, da molto tempo criticato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Mission: Impossible - The Final Reckoning. La recensione

La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In  MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...

Una battaglia dopo l'altra: quando la democrazia vacilla, gli idioti escono a galla

Paul Thomas Anderson ricrea un'innovativa trasposizione dei tempi affannosi che stiamo vivendo, rileggendo ancora il romanziere Thomas Pynchon dopo Vizio di Forma . Questa volta il regista losangelino s'ispira a  Vineland , romanzo ambientato in California (come questa pellicola) nell'anno della rielezione di Ronald Reagan. Anche se, diacronicamente, PTA inquadra i personaggi nel clima storico del trumpismo. È il decimo film del regista, che ha firmato capolavori come Il Petroliere, Il Filo Nascosto e Boogie Nights -L'altra Hollywood . Una Battaglia dopo l'altra (2025)  lo si potrebbe annoverare tra i sopracitati, ma con circospezione, perché la pellicola potrebbe essere letta (o male interpretata) da chi non abbia gli strumenti necessari per comprendere ciò che sta accadendo in America e, di riflesso, nel resto del mondo. La storia è semplice: Bob Ferguson (Leonardo Di Caprio)  è un "inconsapevole rivoluzionario" con velleità di scarso bombarolo. Facente ...

Taboo, la serie tv dark con Tom Hardy

È forse un pazzo? È forse uno stregone? È lui o non è lui? Chi è James Delaney (Tom Hardy)? Nessuno sa chi sia. Alcuni lo danno per morto, altri per disperso. Una leggenda.