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MILANO: NERO PRESO A SPRANGATE. È MORTO

Abdul 19 anni è morto perché aggredito da due uomini a colpi di spranga. Siamo a Milano in Via Zuretti, vicino la Stazione Centrale.
I due uomini erano a bordo di un furgone bar. Abdul camminava con i suoi amici, quando ad un tratto il furgone accosta, scendono in due e lo prendono a colpi di spranghe. Il ragazzo ore dopo morirà.
È l'incubo che ancora si ripete. Quello dell'odio razziale. Il non accettare la diversità sessuale, razziale e religiosa. Dare dello strano a questa gente, senza minimamente pensare che loro sono "persone". Cioè possessori di diritti. Il fatto di essere uomo non è dato dal colore della propria pelle, dalla propria fede o dalla propria nazionalità, ma dalla volontà di pensare ed agire nella comunità. Immaginiamo una realtà solo ghettizzata, dove tutti sono omologati e uguali; come si viverebbe? Chi prenderebbe dall'altro le idee, le scelte e le tradizioni. Tutti questi valori non esisterebbero, ci sarebbe un'apatia sostanziale, una società post-apocalittica che non proverebbe emozioni; e non sorride, non ama. C'è un uso smodato della violenza verso determinate persone, razze e culture. Se si dovesse eccedere in tali azioni si arriverebbe ad una società cieca di valori e ricca di brutture razziali. Il diverso come complementarietà della società, elemento necessario di integrazione e ricchezza della vita globalizzata. Spero anche se non accadrà, di vedere i POLITICI soprattutto i leghisti che parlassero meno di differenze e cercassero quanto più possibile di risolvere questi problemi, di non vedere la minaccia nel diverso ed essere vigili di fronte alle moltitudini di valori e tradizioni che si possono apprendere dalle altre culture. Con questo non voglio toccare la legislazione sull'immigrazione che dovrebbe di per se essere necessaria, ma deve essere assente l'elemento razziatore, per evitare casi come il giovanissimo Abdul che è stato massacrato da due adoratori di Hitler.

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