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LA PAROLA DI USO COMUNE OGGI? CRISI

PRIMA DI TUTTO AIUTIAMO IL POPOLO
L'economia si sta stagnando, c'è più disoccupazione e servono delle riforme serie per risanare la situazione in cui ci troviamo. In due parole possiamo dire che siamo in "CRISI". Nel 2008 si è registrata una diminuzione dei consumi privati, un calo degli investimenti e delle esportazioni.
Per il 2009 ci si prospetta più disoccupazione e un rischio più elevato per le fascie deboli, quelle insomma con il reddito più basso; inoltre saranno svantaggiati coloro che avranno minore specializzazione professionale.
Dobbiamo trovare la strada per uscire o quanto meno per affrontare questa crisi economica, che ha delle forti ripercussioni sulla società.
Che ne sarà di noi, è il caso di dire; della categoria degli studenti, quelli che oggi stanno studiando con la paura che un domani non gli servirà a niente; quelli che hanno ancora la nebbia davanti agli occhi e non riescono a vedere le loro prospettive future.
Si è vero c'è la tecnologia: internet, la tv satellitare, il digitale, il wireless e ecc... Ma non ci sono le opportunità di lavoro adeguate ai rispettivi titoli di studio. L'Italia sta diventando pian piano il paese dei paradossi. Un ragazzo, poniamo il caso, che studia Filosofia, se volesse lavorare dovrebbe accontentarsi. Nel sud i posti di lavoro sono limitati in determinati settori, mettiamo il caso che questo ragazzo iniziasse a fare il carpentiere. Per carità non c'è niente di male in questo lavoro, ma un ragazzo che ha studiato, indipendentemente che abbia scelto una facoltà umanistica, invece che una scientifica, dovrà pur trovare una dimensione lavorativa appropriata.
Ecco che oggi diventa fondamentale specializzarsi il meglio possibile per diventare un professionista in un settore che ti garantisca in futuro un reddito dignitoso.
Oggi non c'è dignità... questo valore si è perso per strada. Chi ci rappresenta, i politici per intenderci, crede che una persona con 800 euro al mese può campare. In un giorno, oggi, per mangiare a pranzo e a cena si spende 100 euro ed è seriamente difficile arrivare a fine mese.
La realtà che ci sta intorno è buia e glabra di valori. Si sono persi i principi fondanti quelli che rendono l'essere umano, persona, e si sono sostituiti con il piacere materiale e la corruzione. Cinque giorni fa c'è stato il 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino e si è detto che tuttora c'è chi non rispetta la vita, la libertà e la dignità delle persone. Pensiamo negli Stati Uniti agli immigrati, in Italia ai precari, in Cina ai lavoratori e alla produzione alimentare, alle pene di morte; e l'elenco può ancora estendersi. Vediamo di dare una mano ai diritti cercando di fare riforme per il popolo(la gente) e poi per le imprese e per le amministrazioni.



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