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L'ABBATTIMENTO DI WALTER

Non voglio dire me lo aspettavo, ma quasi. Questa mattina Walter Veltroni ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni, da quello che si può definire uno dei capitoli più drammatici della storia del PD.
Veltroni urtava già da tempo la credibilità di questo "partito". Lui stesso era il partito; nel momento in cui ha detto che si dispiaceva per non aver portato a termine quello che voleva, beh in fondo lo sapevamo. Il PD non è un partito e chi ci sta dentro non è di sinistra. Il PD ha fatto il gioco di Berlusconi. Quel forzato anti-berlusconismo che non è stato per niente catalizzato per poter fare opposizione, non ha fatto altro che aumentare i consensi del PDL.
Non mi rammarica che Veltrusconi si sia dimesso. Anzi avrei creduto che tutto l'elettorato del PD avesse fatto una grande festa, dove si potesse mangiare, bere e ballare.
Notai ieri vedendo San Remo, la performance di Benigni che parlando di Veltroni disse che glielo avrebbe fatto lui uno slogan: «Veltroni rialzati».
È il PD ad essere di per sé un partito mai nato, cioè, una coalizione che non esiste. Non vale la pena neanche chiamarlo governo ombra, poiché loro la parola governare non l'hanno mai conosciuta.
A mio modo di vedere, le cose andranno sempre a peggiorare, perché in fondo Berlusconi continua a governare da solo. Alcuni dico alcuni, prendiamo Di Pietro e i suoi elettori sono i veri oppositori del governo Berlusconi. La crescita dell'IdV è la dimostrazione di un cambiamento che è ancora lento perché nessuno vuole prendere per la mani una scelta difficile. Gran parte di quelle persone che dicono oggi di essere democratiche, come lo diceva il buonista Veltroni, mette in risalto una forte matrice di timore nell'ammettere di essere di Sinistra.
È nella nostra testa che diciamo che la Sinistra è sparita, perché ancora crediamo nel PD in qualcosa che non c'è. Pensiamo invece che il Partito Democratico non esiste e mettiamo in atto il meccanismo di far nascere una vera opposizione: LA SINISTRA.

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