Passa ai contenuti principali

L'ABBATTIMENTO DI WALTER

Non voglio dire me lo aspettavo, ma quasi. Questa mattina Walter Veltroni ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni, da quello che si può definire uno dei capitoli più drammatici della storia del PD.
Veltroni urtava già da tempo la credibilità di questo "partito". Lui stesso era il partito; nel momento in cui ha detto che si dispiaceva per non aver portato a termine quello che voleva, beh in fondo lo sapevamo. Il PD non è un partito e chi ci sta dentro non è di sinistra. Il PD ha fatto il gioco di Berlusconi. Quel forzato anti-berlusconismo che non è stato per niente catalizzato per poter fare opposizione, non ha fatto altro che aumentare i consensi del PDL.
Non mi rammarica che Veltrusconi si sia dimesso. Anzi avrei creduto che tutto l'elettorato del PD avesse fatto una grande festa, dove si potesse mangiare, bere e ballare.
Notai ieri vedendo San Remo, la performance di Benigni che parlando di Veltroni disse che glielo avrebbe fatto lui uno slogan: «Veltroni rialzati».
È il PD ad essere di per sé un partito mai nato, cioè, una coalizione che non esiste. Non vale la pena neanche chiamarlo governo ombra, poiché loro la parola governare non l'hanno mai conosciuta.
A mio modo di vedere, le cose andranno sempre a peggiorare, perché in fondo Berlusconi continua a governare da solo. Alcuni dico alcuni, prendiamo Di Pietro e i suoi elettori sono i veri oppositori del governo Berlusconi. La crescita dell'IdV è la dimostrazione di un cambiamento che è ancora lento perché nessuno vuole prendere per la mani una scelta difficile. Gran parte di quelle persone che dicono oggi di essere democratiche, come lo diceva il buonista Veltroni, mette in risalto una forte matrice di timore nell'ammettere di essere di Sinistra.
È nella nostra testa che diciamo che la Sinistra è sparita, perché ancora crediamo nel PD in qualcosa che non c'è. Pensiamo invece che il Partito Democratico non esiste e mettiamo in atto il meccanismo di far nascere una vera opposizione: LA SINISTRA.

Commenti

Post popolari in questo blog

Mission: Impossible - The Final Reckoning. La recensione

La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In  MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...

Taboo, la serie tv dark con Tom Hardy

È forse un pazzo? È forse uno stregone? È lui o non è lui? Chi è James Delaney (Tom Hardy)? Nessuno sa chi sia. Alcuni lo danno per morto, altri per disperso. Una leggenda. 

La Furia di un Uomo, la recensione

Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...