Passa ai contenuti principali

"ABRUZZO ANNO ZERO" di Enrico Ignone


Un velo di polvere si alza, trasportato dal vento. Si posa sui visi fermi della gente. Perché la paura è ferma, è silenziosamente dolorosa. Strade ormai che hanno perso il proprio nome, poiché quel diabolico tremore si è portato via con sè tutto, l'intera identità di tanti paesi, le case, gli oggetti, tutto, ma ancor di più i sogni della gente; quelle persone che hanno lavorato, faticato e sudato ogni giorno per pagare dignitosamente le tasse; per pagare un mutuo casa; per vivere la famiglia intensamente. Ora tutta questa gente si trova in una tenda a pensare con le lagrime agli occhi, che tutto quello che avevano, che poi infondo non era tutto, ma quello che ogni persona vuole e cioè la tranquillità in casa, guardare la tv, scherzare, piangere, mangiare e dormire. Ora per loro tutto questo è un sogno, un ricordo di una vita, spazzata in poco più di quindici secondi.
Vorrei prendere in adozione una frase letta sul quotidiano la "Repubblica" tratta da un commovente articolo del regista Paolo Sorrentino[http://tv.repubblica.it/dossier/terremoto-in-abruzzo/in-studio-paolo-sorrentino/31516?video]: «i vivi non hanno più niente, non hanno le case ma soprattutto non hanno i loro oggetti che non possono più afferrare».
Una vita c'era, ora, per questa gente non c'è più.
La cosa che mi preme dire è che queste persone possano stare insieme, sempre. Condividano il dolore tutti insieme, benché questa orribile tragedia diventi per loro "pezzo di vita": capacità. Possano così catalizzare questo brutto trauma, traendone un messaggio e cioè che insieme nonostante i danni e le morti, sono riusciti a venirne fuori con coraggio. La protezione civile, i vigili del fuoco, la polizia di Stato; sono loro i protagonisti con la cittadinanza tutta ad aver lottato contro la natura. Quello che è accaduto in Abruzzo è impensabile, quasi surreale e mostra come la vita della gente, ovvero, le nostre vite, possano cambiare nell'arco di neanche quindici secondi. L'impotenza che regna ora tra queste persone è forte. Ma non si deve lasciare spazio alla sconfitta, bensì bisogna farsi capaci che ce l'hanno fatta tutti insieme. Si sono fatti forza per affrontare la calamità più brutta degli ultimi tempi. In queste zone la TERRA TREMA, ma in bilico tutti insieme lottano per mantenersi in piedi. È, semplicemente, la TERRA degli EROI.

Commenti

Post popolari in questo blog

La Furia di un Uomo, la recensione

Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...

«Rave Party» nel Salento. Migliaia di giovani sembra Woodstock (quasi)

Sembra di rivedere i momenti di Woodstock, quando vediamo sciami di giovani che si spostano anche dal nord Italia per venire nel Sud, nel Salento, la terra del sole per iniziare le loro "notti pazze". Se Woodstock aveva dei connotati di protesta e quindi spinti a favore di qualsiasi forma di pacifismo contro gli Stati Uniti che bombardavano in Vietnam, qui non c'è niente di politico o di rivoluzionario. La musica che i giovani si sparano nelle orecchie è: musica techno . È stanotte, ore 02:00, che hanno cominciato a ballare nella località di Diso, precisamente nella frazione marittima. Ma la cosa che sorprende, è che tutti questi giovani scatenati hanno intenzione di ballare per 72 ore continuative. Incuranti di questo i ragazzi si sono spostati nei comuni limitrofi; Castro e Vignacastrisi, paesi perlopiù abitati da popolazione anziana, che per timore di non dormire le notti successive si sono rivolti alle forze dell'ordine. La polizia può fare poco anche perché la ge...

SALVE A TUTTI

Ciao! Si apre questo spazio, per diffondere una forma libera di comunicazione, o comunque di diffusione di idee che possano farci discutere insieme. In questo blog si può scrivere di tutto recensioni, critiche, storie e favole, purché trasmettano la vera passione verso la settima arte. Spero che questo blog diventi terapeutico per introdurre nuove storie, se ce le avete, sceneggiature di cortometraggi... oppure storie-diario con cui possiate raccontarvi! Lo scrivere diventa necessario per poter trasmettere forti emozioni come la cinepresa. Qualsiasi bozza, traccia, storia ed articolo potete inviarlo all'indirizzo mail: lapennarossablog@gmail.com Cliccate in tanti... che dirvi... C I A O !!! Enrico(Amministratore)