Fiorello preso dall'emozione o comunque da stanchezza conclude il suo show in anticipo.
«Scusatemi, ci sono serate in cui uno sente che le cose non vanno per il verso giusto. Mi dispiace ma preferisco finire qua», ha detto in proscenio, smessi gli abiti di scena, in maglietta nera. "Scusate, ha vinto l'emozione", si giustificherà poi con i giornalisti.
Un giallo ha attraversato ieri la registrazione del Fiorello Show che stasera battezzerà la nascita di SkyUno.
Dal palco del Palatenda di Roma, lo showman è apparso sottotono, in "serata no", visibilmente affaticato, per di più chiudendo lo spettacolo dieci minuti prima; ha lasciato la platea senza applausi con il pubblico deluso. Molti del pubblico credevano si trattasse di una gag, in realtà Fiorello era caduto nelle grinfie dell'ansia. Può sembrare strano che a un professionista accada una cosa simile ma, in fin dei conti, si tratta sempre di un uomo con le sue paure e debolezze. Forse è la paura per la Prima, e magari da molto tempo giornalisti e scrittori di riviste gli avevano addossato la responsabilità del successo della serata tanto attesa, invece, si è rivelato l'opposto.
«Scusatemi, ci sono serate in cui uno sente che le cose non vanno per il verso giusto. Mi dispiace ma preferisco finire qua», ha detto in proscenio, smessi gli abiti di scena, in maglietta nera. "Scusate, ha vinto l'emozione", si giustificherà poi con i giornalisti.
Un giallo ha attraversato ieri la registrazione del Fiorello Show che stasera battezzerà la nascita di SkyUno.
Dal palco del Palatenda di Roma, lo showman è apparso sottotono, in "serata no", visibilmente affaticato, per di più chiudendo lo spettacolo dieci minuti prima; ha lasciato la platea senza applausi con il pubblico deluso. Molti del pubblico credevano si trattasse di una gag, in realtà Fiorello era caduto nelle grinfie dell'ansia. Può sembrare strano che a un professionista accada una cosa simile ma, in fin dei conti, si tratta sempre di un uomo con le sue paure e debolezze. Forse è la paura per la Prima, e magari da molto tempo giornalisti e scrittori di riviste gli avevano addossato la responsabilità del successo della serata tanto attesa, invece, si è rivelato l'opposto.
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