Il film "Il nastro bianco" del regista austriaco Michael Haneke ha vinto la Palma d'oro del 62/o Festival di Cannes. Favorito sin dalla vigilia, il film esplora le radici più intime del nazismo. Ed è un gelido e agghiacciante ritratto in bianco e nero di quello che accade tra gli abitanti di un piccolo villaggio protestante nel Nord della Germania nel 1913.
Per Michael Haneke, 67 anni, questo non è però il primo successo riscosso a Cannes: nel 2001 aveva conquistato il Gran Premio della Giuria con La pianista (che era valso il premio per la miglior attrice proprio a Isabelle Huppert), mentre nel 2005 aveva portato a casa il premio come miglior regista per Niente da nascondere.
Nonostante la tematica difficile ed intimamente legata al concepimento del concetto di "nazionalismo", il film ha fatto innamorare la platea francese; tra i favoriti c'erano anche "Vincere" del bravo Bellocchio e ci dispiace non poco. Quanto a "Looking for Eric" di Ken Loach si può dire che è un gran bel film.
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