J. J. Abrams ha coronato il suo sogno. La terra del futuro diventa un agglomerato eterogeneo con umani e non. Sembra il grande sogno quello che aveva Martin Luther King: "I have a dream". Così per il regista di Lost e Mission Impossible questa è diventata una missione possibile, anzi è diventato il grande film di fantascienza.
Notando alcuni punti sullo stile, ci sono dei grandi omaggi allo style anni '60. Questo diventa un aspetto chiave. Gli interni dell'astronave Enterprise sono gli stessi della saga anni '60, ma ci sono anche i lunghi corridoi che ricordano molto 2001: Odissea nello spazio di Kubrick. Sicuramente sarà stata una grande mole di lavoro per Scott Chambliss. Le colonne sonore sono di Micheal Giacchino, che fa parte del cast tecnico di Lost, convincendo già dall'inizio del film con notevoli rimandi alle colonne sonore dei famosi dispersi dell'isola.
La novità sono gli interpreti, oltre al veterano Eric Bana che impersonifica un perfido Roumuliano, troviamo Zachary Quinto che è Spock, uno Spock più giovane ed attraente; e l'indisciplinato capitano Kirk interpretato dall'attore Chris Pine. Tutti giovani che lanciano un nuovo scenario, proprio futuristico, pulito, mai volgare che tende ad evocare messaggi d'amore, responsabilità dei ruoli, diplomazie, e soprattutto amicizie; il film è incentrato su un grande messaggio l'amicizia, prima con se stessi, con il proprio io e poi con gli altri. Con Star Trek XI inizia una nuova frontiera di film di fantascienza ed un nuovo modo di concepire gli effetti visivi al limite dell'inimmaginabile; da non perdere!!!
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