Non c'e' confine alla contaminazione dei generi cinematografici. Outlander(il titolo sembra il nome di un'autovettura) ne è un valido esempio. Nonostante la sala piena, chi si aspettava un novello Conan il barbaro(ma Swarzy è imbattibile!!!) il film non coinvolge.Caviziel sembra essersi svegliato da poco ed in attesa di un caffè cerca di immedesimarsi nel ruolo di Luke Skywalker nell'era vichinga però. Sopravvissuto ad uno schianto stellare il novello Gagarin si trova sulla Terra all'epoca di Odino e del suo mito. Dopo un ripasso di "vichinghese" degno di Matrix, sfociante in un effetto risata, si avventura nei boschi norvegesi alla ricerca di un nemico, che ha causato per vendetta la scomparsa della sua famiglia(che tra l'altro Ian Solo si porta macabramente appresso con bara).Intercettato dai vichinghi veri, gonfiato di botte, si sbraccia per avvertirli dell'imminente pericolo ma nulla... Il mostro-un incrocio tra Godzilla,T-rex di Jurassik park, Alien,Dragonheart ed un'insegna di un sexy shop- fa colazione con mezzo villaggio.Il film snocciola situazioni analoghe per un'altra mezz'ora. A questo punto balza nella mente dell'eroe ormai mutato da Skywalker a Conan il barbaro l'idea di una trappola micidiale con tanto di botto incendiario. Ma il male non è ma solo e Ian si trova questa volta a dover affrontare non una minaccia ma anche la sua baby prole affamata. E passa un'altra colazione nel villaggio dove scompare anche il capo tribù Hurt.La figlia del capo, novella Xena, si unisce alla caccia e arriviamo ad una spelonca zeppa di morti dove è da poco aperto un fast food dei mostri. La madre dei mostri alterata come un'ape fa uno spuntino con il neoeletto capotribù. Caviziel ora neo-Shinobi con il suo spadone riesce a gambizzare il mostro che tuona giù da una cascata(ma è morto???). Questa è poi la scena in cui l'uomo Solo fa un balzo evolutivo da paura ed acquista la mitica forza della formica che solleva dieci volte il proprio peso(per almeno 5 min Caviezel resta appeso con il mostro lungo una funicolare con tanto di antenne su di una rupe).I mostri sono morti, la bella attende Caviziel per farsi una famiglia ibrida vichinga-spaziale ma Caviziel deve un ultimo saluto alla sua razza neoestinta. Decisamente la contaminazione non funziona. I generi a volte non dovrebbero essere mescolati. Spaziate con la fantasia che le idee alle volte si trovano.
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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