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LA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA, MA QUALCHE ALITO DI SPERANZA C'È



Che nessuno parli più di fine delle ideologie. La predica viene soprattutto da un centrosinistra( ammettendo che così si possa chiamare)presente in Parlamento, che si rifiuta di prendere atto sino in fondo.
Il combinato disposto Gelmini-Aprea ha creato non poco disagio. Appena il centrodestra è giunto al governo ha sottratto in un colpo solo alla scuola, con il decreto-legge 112/08, otto miliardi di euro in tre anni. Attenzione: non è che non si sia aggiunto abbastanza, che si sia stati avari nell’incrementare il bilancio della scuola. No, si sono sottratte risorse, e proprio in un momento in cui gli alunni nella scuola italiana stavano aumentando. Basta ascoltare un qualsiasi dibattito televisivo: si confrontano, tranquillamente, i dati attuali a quelli degli anni in cui la popolazione scolastica stava effettivamente diminuendo per effetto del calo dell’incremento demografico naturale. È uno scenario che appartiene al passato. Oggi il movimento migratorio ha modificato sostanzialmente le cose e nulla è più come prima. La scuola si sta riempiendo di nuovi alunni, che, tra l’altro, necessitano di maggiori supporti, in particolare linguistici. La situazione che ci troviamo di fronte è un evidente fallimento dell'istruzione in questo paese che non ha trovato il modo di diventare una materia popolare.
Pochi giorni addietro in Puglia e precisamente a Brindisi all'Istituto industriale Ettore Majorana, il Preside Salvatore Giuliano ha coronato insieme al personale docente il sogno di ogni professore. Scrivere il proprio libro della propria materia per i propri alunni.
La scuola diventa casa editrice. Sicuramente una iniziativa unica in Italia che contrasta il non poco noto problema del caro libri.
Gli alunni studieranno su libri scritti dai loro professori e stampati in presidenza che, nel frattempo, è stata riadattata per trasformarsi in una piccola tipografia. L'idea è del dirigente scolastico, che l'ha escogitata un anno fa e a marzo l'ha presentata ai docenti. I prof hanno dato il loro assenso entusiasti.
Per quest'anno sperimenteranno la novità solo gli alunni delle prime, 180 ragazzi per un totale di oltre 4.000 fascicoli da distribuire.
È questa grande idea che viene dal SUD il tanto discusso e dissacrato SUD, che molti nordisti snobbano con ostentata evidenza, è capace di dare i suoi frutti con questa bellissima iniziativa. La scuola deve diventare dei professori e non dei Ministri, questo deve essere lo slogan di tutti quegli insegnanti che adesso non sanno cosa fare del loro futuro e che dovrebbero anche chiedere l'aumento del proprio stipendio, perché istruire è molto più difficile che parlare di politica.

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