Mesagne Ieri alle ore 18:30, nell’aula conferenze dell’Hotel Bar Blue Rose’s, è stato ospite il giovane scrittore pugliese Mario Desiati col suo nuovo libro, Foto di classe. U uagnon se n’assciot. Un romanzo che racconta le vicende di un gruppo di amici di classe, di un liceo di Martina Franca, in provincia di Taranto, ambientato nei primi anni ’90. È l’amarcord pugliese, che lo spingerà a trattare il tema del ritrovamento dell’amicizia; Desiati ritrova i compagni di scuola negli anni successivi, in giro per l’Italia, tutti ormai trentenni. Puramente attuale quest’opera, soprattutto, nel particolare che hanno i singoli personaggi. Gli amici di sempre, che vivevano di sogni e speranze infrante per via di un sud dimenticato e lasciato in balia della forte mancanza di servizi ed opportunità, emigrano per trovare lavoro. Ecco il fattore di angoscia con cui questi “illusi trentenni” devono convivere: la precarietà. Quindi una storia di precariato, del tutto attuale, di giovani maturi che sono ossessionati dalle responsabilità, senza figli e senza voglia di farne. Il ritratto di un’Italia denutrita dall’assenza di progetti sicuri per il futuro. Un libro malinconico da leggere velocemente, ma difficile da scordare.
Mesagne Ieri alle ore 18:30, nell’aula conferenze dell’Hotel Bar Blue Rose’s, è stato ospite il giovane scrittore pugliese Mario Desiati col suo nuovo libro, Foto di classe. U uagnon se n’assciot. Un romanzo che racconta le vicende di un gruppo di amici di classe, di un liceo di Martina Franca, in provincia di Taranto, ambientato nei primi anni ’90. È l’amarcord pugliese, che lo spingerà a trattare il tema del ritrovamento dell’amicizia; Desiati ritrova i compagni di scuola negli anni successivi, in giro per l’Italia, tutti ormai trentenni. Puramente attuale quest’opera, soprattutto, nel particolare che hanno i singoli personaggi. Gli amici di sempre, che vivevano di sogni e speranze infrante per via di un sud dimenticato e lasciato in balia della forte mancanza di servizi ed opportunità, emigrano per trovare lavoro. Ecco il fattore di angoscia con cui questi “illusi trentenni” devono convivere: la precarietà. Quindi una storia di precariato, del tutto attuale, di giovani maturi che sono ossessionati dalle responsabilità, senza figli e senza voglia di farne. Il ritratto di un’Italia denutrita dall’assenza di progetti sicuri per il futuro. Un libro malinconico da leggere velocemente, ma difficile da scordare.
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