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Gli Abbracci Spezzati. La dichiarazione d'amore di Almodovar al cinema


Una dichiarazione esplicita del Cineasta Master, Pedro Almodovar, al cinema.
Non possiamo che apprezzare in questo suo ultimo film, Gli Abbracci Spezzati, un'estetica visiva coinvolgente; proprio come coinvolgente è la splendida Femme Fatale, Penelope Cruz, da tempo attrice feticcia dei suoi capolavori.
Harry Caine è questo il nome-pseudonimo del protagonista, uno sceneggiatore e regista, che fa di Penelope Cruz( nel film Lena), la sua musa ispiratrice. Benché la straordinaria bellezza di Lena, lo ossessiona a tal punto da tenerla al centro dei suoi film come se fosse una bambola; l'ossessione arriva a travolgerlo nella realtà dove se ne innamora follemente. Molti i rimandi a Bunel sia nelle inquadrature che nello stile, c'è una cura direi maniacale della scenografia, soprattutto nei colori forti, il giallo, il rosso e il bianco.
Le storie e relazioni amorose diventano l'ingranaggio di una storia d'amore tra un regista e un'attrice che sarà ostacolata da un anziano potente, nonché capo di una multinazionale. Per Almodovar, l'uomo, è la rappresentazione figurata del potere che opprime e talvolta uccide. Curato nei costumi e negli oggetti fuori campo, il film assume una plasticità che ricorda la pop-art. Pochi i colpi di scena, forse poco curato nel soggetto che diventa quasi banale, annoiando un po'. In compenso la forza delle immagini e dei colori caldi mantegono la concentrazione, facendo trasparire l'amore per il cinema e per il "bello" che solo un artesano come Pedro Almodovar possiede.

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