A qualcuno questa nuova uscita del Governo, anzi questa nuova affermazione da parte della Commissione cinema del ministero, potrebbe sembrare comica più di quanto lo fosse il film in questione.
Pellicola «d'interesse culturale». Vediamo di analizzare il cinema dei Vanzina e di Neri Parenti.
De Sica e Boldi prima; coppia che si cimentava in gag nelle docce, cadute goffe, situazioni surreali con donne bellissime(quasi mai attrici e sempre vallette o modelle); sino a passare ad un cast di non comici, presi un po' dallo staff di MTV e veline prese a contornare col loro corpo la scena. Questa è la cultura? Se mai questa è la proiezione della tv Mediaset, però vista al cinema.
Citto Maselli dell'Anac ha detto: «non si può affermare una cosa del genere; si tratta di un precedente di una gravità estrema».
Non possiamo dargli torto! Perché dare una affermazione di questo tipo ad un film che ha un forte valore commerciale, è come dire che Scary Movie 4 è da Oscar.
I film dei fratelli Vanzina e quelli di Neri Parenti, sono si una forma di cinema demenziale e/o popolare, che offrono una attrazione giustificata a tutti coloro che amano questo genere, diciamo, da passatempo. Dire: «ha una valenza culturale», significherebbe collocarlo nel cinema d'autore, ovvero, in una cerchia ristretta.
<<Secondo noi il cinema comico italiano ha fotografato la realtà in maniera formidabile. Essendo figli di un regista impegnato in prima linea proprio negli anni d'oro della commedia all'italiana, possediamo una involontaria memoria storica che ci permette di ricordare in maniera privilegiata. Abbiamo frequentato Dino Risi, Totò, Alberto Sordi, gli sceneggiatori di Germi, di Monicelli, di Ettore Scola. Siamo stati Amici con Tognazzi, e con le attrici di allora. Per noi riportare a galla quei ricordi è non solo un piacere ma addirittura un obbligo>>. Questa è una dichiarazione rilasciata dai fratelli Vanzina sul sito www.mediatime.net/vanzina/. Siamo d'accordo con loro, che sono figli d'autore, che sono attenti al cinema comico ed alla commedia all'italiana, ma non si può dire che oggi facciano quel tipo di cinema. Il Divo di Paolo Sorrentino aprì una discussione che fece tornare alla storia degli anni di piombo e a mani pulite, dove oltre alla recensione del film, riuscivi a captare anche delle nozioni storico-giornalistiche. Non credo che in chiusura di sala un film come Natale a Beverly Hills(regia di Neri Parenti) faccia discutere di questi temi. Ma forse il Governo avrà apprezzato le doti normo-fisiche di Michelle Hunziker(che ci stanno tutte per carità), trovando difficoltà nel valutare un argomento culturale rispetto ad una tetta o ad un lato B.
¿Para cuándo "Natale a Salamanca"?
RispondiEliminaEs una broma? Eso espero ... El mundo es pequeño, tarde o temprano, no tienen más ideas!!! :D
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