Il film è figlio molte volte del telefilm; alcuni di questi diventati dei veri cult: A-Team(tra pochi giorni al cinema), Sex an the City 1 e 2(quest'ultimo, già nelle nostre sale). Ma come può un telefilm diventare cult, rimanendo così com'è nella sua forma pura? Un fenomeno di serial che si sta diffondendo oltreoceano, di produzione australiana-statunitense è: Spartacus-Blood and Sand. Racconta le imprese dello schiavo Spartacus, appunto come anticipato dal titolo, a cui gli viene tolto tutto,venendo trasformato in una vera e propria "macchina da guerra". In questo prodotto televisivo, in onda su Starz canale tv a pagamento, abbonda sangue e lotte gladiatorie, senza risparmiare il minimo accenno alla violenza, che da puntata in puntata viene massimizzata, sino a sfociare nel surreale. Tra 300 ed Il Gladiatore, analizza debolezze, amori infranti, corruzione dell'antica Roma e sete di potere, in uno sfondo la cui immagine ritrae corpi scolpiti di gladiatori pronti a morire nell'arena. Un telefilm dove non sono state risparmiate nemmeno le scene di sesso quasi esplicite. Sicuramente, il Production Code con questo prodotto per la tv è stato totalmente dimenticato. Un esperimento dove tutti si sono spinti oltre. Una chicca miliare per tutti i fans dei serial, che si spera arriverà in Italia, ma è una dubbia speranza, perché proprio inadatto al pubblico cristiano-cattolico benpensante. Visivamente notevole, in una girandola di epiteti scurrili del linguaggio verbale, messo come funzione d'intrattenimento. Un peplum perfetto, che è destinato ad entrare nella storia dei tele-capolavori, ma che in Italia forse non verrà tollerato, poiché si prediligono di più prodotti come Carabinieri (oramai arrivati alla puntata 9454), a Un Medico in Famiglia... Certo c'è da dire che Spartacus non va visto assolutamente in fascia protetta. Un prodotto comunque degno di essere scoperto solo in lingua originale, per via della distribuzione limitata. L'Italia deve maturare quella scelta di andare un po' oltre, spingersi verso l'apertura mentale. Più grande e più radicato è il tabù, la convenzione nella società, più forte è l'emozione della esperienza trasgressiva.
Il film è figlio molte volte del telefilm; alcuni di questi diventati dei veri cult: A-Team(tra pochi giorni al cinema), Sex an the City 1 e 2(quest'ultimo, già nelle nostre sale). Ma come può un telefilm diventare cult, rimanendo così com'è nella sua forma pura? Un fenomeno di serial che si sta diffondendo oltreoceano, di produzione australiana-statunitense è: Spartacus-Blood and Sand. Racconta le imprese dello schiavo Spartacus, appunto come anticipato dal titolo, a cui gli viene tolto tutto,venendo trasformato in una vera e propria "macchina da guerra". In questo prodotto televisivo, in onda su Starz canale tv a pagamento, abbonda sangue e lotte gladiatorie, senza risparmiare il minimo accenno alla violenza, che da puntata in puntata viene massimizzata, sino a sfociare nel surreale. Tra 300 ed Il Gladiatore, analizza debolezze, amori infranti, corruzione dell'antica Roma e sete di potere, in uno sfondo la cui immagine ritrae corpi scolpiti di gladiatori pronti a morire nell'arena. Un telefilm dove non sono state risparmiate nemmeno le scene di sesso quasi esplicite. Sicuramente, il Production Code con questo prodotto per la tv è stato totalmente dimenticato. Un esperimento dove tutti si sono spinti oltre. Una chicca miliare per tutti i fans dei serial, che si spera arriverà in Italia, ma è una dubbia speranza, perché proprio inadatto al pubblico cristiano-cattolico benpensante. Visivamente notevole, in una girandola di epiteti scurrili del linguaggio verbale, messo come funzione d'intrattenimento. Un peplum perfetto, che è destinato ad entrare nella storia dei tele-capolavori, ma che in Italia forse non verrà tollerato, poiché si prediligono di più prodotti come Carabinieri (oramai arrivati alla puntata 9454), a Un Medico in Famiglia... Certo c'è da dire che Spartacus non va visto assolutamente in fascia protetta. Un prodotto comunque degno di essere scoperto solo in lingua originale, per via della distribuzione limitata. L'Italia deve maturare quella scelta di andare un po' oltre, spingersi verso l'apertura mentale. Più grande e più radicato è il tabù, la convenzione nella società, più forte è l'emozione della esperienza trasgressiva.
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