Nichi Vendola è al centro di ogni questione. Ultimamente criticato per come sta gestendo il comparto sanitario; ma non dà fastidio la critica sull'operato di un politico, che dobbiamo dire, meglio di chiunque ha saputo generare forme di azionariato giovanile operative sul territorio grazie al programma di Principi Attivi e Ritorno al Futuro, insomma, Bollenti Spiriti. La critica che si può fare è sacrosanta, direi dovuta, perché, cosa sarebbe la politica senza la diatriba dialettica?
Ora però c'è un problema più grave. La dimensione della rete, molte volte, nasconde, anzi direi svela, scenari imbarazzanti e pericolosi. Vendola ha avuto il coraggio prima di chiunque altro di svelare la sua omosessualità e dire di essere cattolico. Ma la chiesa una dicotomia del genere l'accetterebbe? Non credo ... Girando per Facebook, mi sono imbattuto in un link di un blog vaticanista, www.pontifex.roma.it; http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/5101-chi-sposera-nichi-vendola-solo-un-povero-disgraziato (questo è il link del post, che leggendolo mi ha sconcertato). Bruno Volpe un ultracattolico fondamentalista scrive proprio riguardo il cortometraggio Sposerò Nichi Vendola, corto diretto da Andrea Costantini, in concorso nella sezione "Controcampo italiano" alla 67esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Questo "signore" che credo non abbia mai visto questo corto, innanzitutto non ha colto il messaggio del titolo, anzi lo ha interpretato in maniera sessista e strumentalizzante, trovando spiegazioni al limite e penso pure oltre ogni forma di xenofobia. «Probabilmente tutti sarebbero stati meglio se il terlizzese fosse stato, prima di ... venire alla luce, vittima di un incidente di gravidanza, e in questo caso, non tutti i mali vengono per nuocere. Ora, qualche autore alla ricerca di falsa gloria ,gli dedica persino un' opera in mostra a Venezia che credevamo una cosa ancora seria ... » scrivere cose del genere è razzismo voluto, avvalendosi dell'etichetta cattolica; infatti questo blog si dichiara blog di libera informazione cattolica. Praticamente, in quel blog è concesso scrivere solo se si è cattolici. Addirittura ci sono molti commenti e post antisemiti, scritti e motivati da uomini di chiesa.
Libera informazione? Ma stiamo scherzando? La libera informazione non si può etichettare come "cattolica", perché la libera informazione è laica ed è bene che questa gente impari prima di tutto il rispetto, l'educazione, accusare Vendola sol perché oggetto di un cortometraggio, ovvero, di una forma di espressione artistica, vuol dire temere una persona come Vendola, un uomo che sta cercando di cambiare gli schemi della società italiana, sempre minacciata da forme selvagge di ultracattolicesimo fondamentalista.
In fine perché dei cattolici, se la prendono con un cattolico? L'unica spiegazione è che il cattolico non trova normale che si può essere cattolici e gay ... almeno loro fingono di non crederlo!
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