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Sabato 7 Agosto si è svolta l'inaugurazione della mostra d'arte "Tempo Redento"



Si è inaugurata sabato 7 Agosto al piano nobile del Castello Normanno-Svevo di Mesagne, la mostra d’arte contemporanea “Tempo Redento” organizzata dall’Associazione culturale “Eterogenea” di Mesagne nell’ambito del progetto d’Arte “Le Ali di Mirna” ideato da Rita Fasano e Vito De Guido. L’evento è stato patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi e dalla città di Mesagne. Alla presenza di un folto pubblico di appassionati e cultori dell’Arte, sono intervenuti, a nome dell’Amministrazione Comunale di Mesagne, il Sindaco Franco Scoditti e l’Assessore alla Cultura Maria De Guido.
Il Sindaco nel suo intervento di saluto ha esaltato l’arte come valore essenziale per la crescita culturale di una collettività. Nel testo critico Rita Fasano esprime il concetto di eternità dell’Arte:
“L’arte è una promessa di eternità. In questa coscienza profonda l’artista è portatore di questa rivelazione. Solo l'arte può riscattare e redimere il tempo, strappando parole, ricordi, emozioni all'effimero e al transitorio, eternando l’uomo al di là della sua fisica deperibilità, al di là della sua lotta disperata contro l'inevitabile scorrere del tempo che passando trasforma o annulla gli esseri, e le cose, ma non l'anima. Nella profondità originale di ciascuna “anima” se c’è senso di Eternità, c’è un terreno comune, c’è un luogo dove riconoscersi e dove iniziare a dialogare, e il filo rosso di questo dialogo intesse la trama dei percorsi creativi dei sette Maestri, molto diversi tra loro,presenti in questa mostra”.
A ciascuno di loro è stata dedicata un'esposizione personale:
1) Giovanni Alfonsetti, (Brindisi), sperimentatore di forme e materiali: dal bronzo all'acciaio, dalle resine ai gessi, le sue sculture sono un connubio tra rigore e visionarietà, tra norma e allucinazione.
2) Giorgio Carluccio,, che sperimenta il bronzo, l’ ottone, la terracotta, il ferro, la pietra, il pigmento, alternando equilibrio e senso estetico gravità e levità in un gioco espressivo di forme.
3) Maria Teresa Di Nardo , con la dimensione favolistica e sognatrice delle sue chine acquerellate ci proietta in uno spazio possibile dove trovare rifugio dalla quotidianità .
4) Claudio Giulianelli la cui pittura è un richiamo ad un medioevo esoterico, presenta le sue figure di dame e giullari in un costante gioco tra essere e apparire..
5) Salvatore Flavio Raiola La cui espressione pittorica è caratterizzata dal colore e dalle superfici ricercate, plasmando col proprio immaginario una pittura che, volge le proprie attenzioni verso la storia e la tradizione, per congiungersi nella identificazione di un suo distintivo linguaggio espressivo.
6) Luigi Spanò La cui pittura è forte e profonda, scenografici vasi di pandora da cui animali, segni, oggetti ritrovano voce e nuovo significato, dove la fantasia illimitata dell’artista si unisce alla capacità di coltivare la memoria cercando in questa i segni per interpretare il presente.
7) Aurelio Bruni le cui composizioni conquistano uno spazio generato da se stesse. Bloccate dalla luminosità del colore, assumono un risalto nettissimo. Un’ arte potremmo definire neobarocca in cui la simbologia del XVII secolo si confronta con il contemporaneo.
Sette Maestri, ciascuno di essi un frammento di eternità che redime la vita dalla sua transitorietà.
La mostra potrà essere visitata sino al 22 agosto con i seguenti orari di apertura dal martedì alla domenica ore 9,30 – 12,00 / 18,30 – 22,00. lunedì chiuso. Per informazioni: Galleria “Le Ali di Mirna” 0831- 092306.

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