Una tela del Tuma che raffigura l'omertà e la paura |
Domani sera alle ore 18:30 presso Vico Zambelli 5, nel centro storico di Mesagne, sarà inaugurata la mostra di pittura dell'architetto Luigi Tuma. La mostra porta un titolo significativo, "Mulieris Dignitatem". Lo stesso titolo della lettera apostolica che Papa Giovanni Paolo II scrisse nel 1988. L'epistola parlava del significato della donna, della sua dignità e del valore che aveva nella società e nel mondo. Le tele di questo artista mostrano la donna in diverse vesti: la donna con il burqa, la donna crocefissa (proprio nel raffigurare, simbolicamente, l'atto di sacrificio che la donna offre nel mettere al mondo la vita e nel ruolo, importantissimo, di madre). Nei quadri dell'architetto si esterna la femminilità, ma anche i significati negativi connessi al sesso femminile. Quindi, vengono analizzati temi come l'omertà, la violenza, il sopruso, il tradimento e la lapidazione ... Domani sera la mostra verrà aperta dalla relazione di Mariagrazia Campana, che ha spiegato: «Luigi Tuma è un artista che ha presentato criticamente la mostra di pittura. Egli ha voluto usare le tele e i colori come mezzo di espressione delle sue visioni, dei suoi moti, capaci di destabilizzare o animare gli animi».
La personale ha creato non pochi problemi, poiché, era stata portata giorni addietro in Giunta, da parte dell'assessore alla cultura Maria De Guido, la richiesta di esporre la mostra nelle sale del Castello Normanno Svevo. L'assessore aveva spiegato in Giunta che c'erano alcuni quadri che trattavano di tematiche forti; la Giunta di seguito ha stabilito che la mostra non era consona al periodo natalizio. Questo ha aperto la polemiche sulla libertà d'espressione e sulla mancata attenzione verso l'art. 9 della nostra Costituzione: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Mesagne è città d'arte, anzi è il centro che rappresenta il barocco pugliese in tutta la provincia di Brindisi. Il fatto che venga impedita una mostra pittorica, lascia piuttosto attoniti.
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