Ci mancava pure un bambino di tredici anni a fare la ramanzina al "Re". Il ragazzino in questione è Giovanni Tarizzo che pochi giorni fa è salito sul palco del Palasharp di Milano, in occasione della manifestazione di Libertà e Giustizia, che ha visto protagonisti, intellettuali del calibro di Umberto Eco, Gad Lerner, Saviano ecc ...
Perché un ragazzino di tredici anni va sul palco a disquisire di tematiche politiche? Ci verebbe da dire: «no, non lo fare, piuttosto, vai a giocare a pallone con quelli della tua età!». Sarebbe più consona come cosa, visto che un ragazzino di quella età ha davanti a sé altri cinque anni di scuola media superiore e, semmai vorrà, l'università. Che il popolo di sinistra o "intellettuale" si serva di un ragazzino per parlare dell'immoralità di Berlusconi, dispiace e non poco. Dicono sia stata una sua idea e che la madre si sia opposta dall'inizio. Mia madre m'avrebbe dato una bella sberla, intimandomi di andare a giocare con le macchinine Burago. Lasciamo che l'infanzia sia pura e non sporcata da queste vicende. Scendano in campo tutti i matusa della sinistra incapace, quella che ha buttato in campo Berlusconi, lasciandogli piena libertà di potersi muovere (Fausto Bertinotti vi ricorda qualcosa?); che scendano loro a parlare di politica o questione morale: non un ragazzino che ha tanto da fare e tanto da scoprire.
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