È di nuovo censura in tv. A "Parla con me" il noto programma della Dandini, ieri sera doveva essere mandata in onda la scena finale de " Il Caimano" film denuncia di Nanni Moretti. La scena dalla durata di sette minuti è stata portata a 3 minuti. Nel film Nanni Moretti interpreta un Presidente del Consiglio, che dovrebbe rappresentare Berlusconi, solo più alto e con più barba e capelli. La scena mostra il momento in cui un Presidente del consiglio viene processato a sette anni e l'attimo in cui subito dopo aver abbandonato l'aula all'uscita del tribunale, la gente contesta i giudici lanciando loro molotov. Al direttore di Rai3 Antonio Marano non è piaciuta la cosa, pertanto in accordo con la Rai ha voluto censurarla. Nanni Moretti si è detto contrariato, ma d'altro canto, non c'è da stupirsi. La televisione di Stato, appunto, è la meno libera che c'è. Però è permesso da parte di politici, in ogni trasmissione , talk-show e quant'altro, di chiamare e criticare via telefono chiunque. Questo dimostra che il messaggio lanciato dal Caimano era premonitore, allora significa che Nanni Moretti ci aveva visto davvero bene. Tutti noi che paghiamo il canone dovremmo sentirci oltraggiati, poiché paghiamo per quello che vogliamo vedere e non per quello che vogliono farci vedere.
È di nuovo censura in tv. A "Parla con me" il noto programma della Dandini, ieri sera doveva essere mandata in onda la scena finale de " Il Caimano" film denuncia di Nanni Moretti. La scena dalla durata di sette minuti è stata portata a 3 minuti. Nel film Nanni Moretti interpreta un Presidente del Consiglio, che dovrebbe rappresentare Berlusconi, solo più alto e con più barba e capelli. La scena mostra il momento in cui un Presidente del consiglio viene processato a sette anni e l'attimo in cui subito dopo aver abbandonato l'aula all'uscita del tribunale, la gente contesta i giudici lanciando loro molotov. Al direttore di Rai3 Antonio Marano non è piaciuta la cosa, pertanto in accordo con la Rai ha voluto censurarla. Nanni Moretti si è detto contrariato, ma d'altro canto, non c'è da stupirsi. La televisione di Stato, appunto, è la meno libera che c'è. Però è permesso da parte di politici, in ogni trasmissione , talk-show e quant'altro, di chiamare e criticare via telefono chiunque. Questo dimostra che il messaggio lanciato dal Caimano era premonitore, allora significa che Nanni Moretti ci aveva visto davvero bene. Tutti noi che paghiamo il canone dovremmo sentirci oltraggiati, poiché paghiamo per quello che vogliamo vedere e non per quello che vogliono farci vedere.
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