Secondo le aspettative, secondo anche i bookmakers che l'avevano dato come favorito, porta a casa 4 Oscar, su dodici nomination: Il Discorso del Re. Vince l'oscar per la migliore sceneggiatura originale, migliore regia, miglior film e Colin Firth migliore attore protagonista. La storia del Re Edoardo VI che viene aiutato a fare un discorso di senso compiuto in pubblico, superando la balbuzia, ha affascinato l'Academy Awards. Male è andata, invece, per The Social Network di Fincher, che prende tre statuette minori: colonna sonora, montaggio e sceneggiatura non originale Aaron Sorkin sceneggiatore de La guerra di Charlie Wilson, de Il Sospetto e di Codice d'Onore. Forse il bel Facebook meritava di più. Invece, ne porta a casa quattro Inception: fotografia, montaggio visivo, montaggio sonoro ed effetti visivi; Inception e tutto lo staff, sicuramente, risultano i più snobbati, poiché Nolan è stato tenuto fuori dalla nomination come miglior regista. Flop per il Grinta dei Coen che reduci dagli oscar per Non è un paese per vecchi, con il remake di John Wayne, rimangono a bocca asciutta. Miglior attrice protagonista Natalie Portman per il Cigno Nero; mentre per gli attori non protagonisti Christian Bale per The Fighter e Melissa Leo (donne) sempre per la stessa pellicola.
Nella serata la parte più suggestiva, almeno per noi italiani, è stata quando hanno ricordato Dino De Laurentis e Mario Monicelli; due figure del grande cinema italiano, che oggi per via delle mancate idee, diventa sempre più lontano da queste competizioni.
Commenti
Posta un commento