Ci sono imprenditori; ci sono artisti; ci sono miliardari; ci sono quelli che vivono di rendite; ci sono le rockstar e poi c'è: Steve Jobs.
Non uno qualsiasi, ma un creativo che ha creduto strenuamente in ciò che pensava, sperimentava ed inventata. È stata la marcia in più per il cambiamento radicale del personal computer. Ha sancito il passaggio da pc all'icomputers. i quella "i" che fa cultura, che dà vita ad un nuovo scenario e modo di concepire la tecnologia: come se quella "i" stesse per "intimista", cioè, un nuovo tipo di tecnologia al limite del futuristico, design semplice, minimalista ed efficace. Il 5 Ottobre Steve Jobs ha lasciato il mondo. Quel mondo che lui reputava un pianeta bellissimo, e che è riuscito a cambiare(?), almeno ha rivoluzionato l'approccio con la tecnologia.
Nell'1977 il primo personal computer destinato ad essere l'antenato di tutte le meraviglie venute dopo: macbook, ipad, ipod e iphone.
Adesso alla guida del colosso di Cupertino c'è: Tim Cook. I siti e i giornali di tutto il mondo, lo hanno paragonato ai più potenti uomini d'affari della storia; chi a Henry Ford, chi, addirittura, a Leonardo Da Vinci e chi ad Edison. È, sicuramente, stato un visionario creativo, che ha saputo mettere in atto i suoi pensieri, le sue idee. Un uomo che ha fatto della curiosità, un traino per migliorare la tecnologia, rendendola quanto più minimalista possibile, pulita ed appetibile ad un certo tipo di pubblico.
L'impatto emotivo della sua morte, ha spinto i media internazionali a dire che sia stato l'inventore, nonché creatore del pc. Ciò è inesatto, visto che i primi inventori del pc sono stati IBM e Microsoft. Sia Gates con Microsoft, che l'IBM, hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere e quello delle aziende e di tutti i sistemi burocratici. La tecnologia informatica e telematica ha accelerato i rapporti e aumentato le transazioni di credito, rendendo il tutto più dinamico e fluido. Non dobbiamo dimenticare i padri dei protocolli internet ... tanto di cappello. Senza di loro Zuckerberg ad esempio non esisterebbe! Quindi non è solo grazie a Jobs, ma anche a loro. Straordianrio innovatore, ma non santo. Perché se da un lato dobbiamo commemorare le gesta di questo genio, dall'altro dobbiamo ricordare l'abnorme numero di sfruttati e malpagati cinesi della Foxconn, che produce i componenti per l'industries di Job.
Ha dato vita a prodotti inimitabili. A lui si deve l'invenzione del mouse. UNA MENTE CHE AMAVA CREARE. Un manager che ha generato un mercato dell'itech, il cui rapporto qualità/prezzo non è sopportabile dalla massa. Gingilli tecnologici costosissimi, che però hanno creato sogni come: Toy Story e Wall-E. E mentre la tecnologia continua a viaggiare verso scenari ignoti, pochi giorni fa Mr. Jobs ha spento il monitor e si è messo a viaggiare nel futuro. Videmus!
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