Forse è il
Cruise ─
show?
Chiamatelo come volete, perché Jack Reacher è un film che inchioda
alla sedia, nonostante alcune sottese sbavature di eroismo all’americana e
colluttazioni corpo a corpo, con armi bianche, tipiche delle pellicole anni
’90, il film convince, piazzandosi tra il prodotto commerciale e quello di
genere. Tom Cruise ha più di cinquant’anni, ma ha la stessa energia del pivello
di Risky Businness; certo la stazza
ormai è da palestrato tutto pesi e steroidi, però nei ruoli d’azione ci sa fare.
Tratto da “One Shot” bestseller di Lee Child: tutto ha inizio con una strage di
civili, da parte di un cecchino; e sarà questo a far aprire una serie
d’interrogativi, quando proprio lo stesso cecchino chiamerà in causa Jack
Reacher. Difficile pensare che il film sia un thriller classico, ha tante
sfaccettature tipiche del fumetto: inseguimenti in Camaro, tra una sgommata e un testa coda; con quel meccanicismo che
ricorda un po’ Mann e tanto Donner. Un film che attira un pubblico generico,
commerciale e che tra un paio di mesi probabilmente scorderemo, però il film di
McQuarrie (sceneggiatore premio oscar per I
soliti Sospetti) funziona, specie quando inquadra le espressioni del regista
tedesco (nel film, con un occhio di vetro) Werner Herzog, nella parte
“impagabile” di una mente criminale, sempre statica ma dallo sguardo di
ghiaccio. Azione, con un pizzico d’intelligenza, ma anche con qualche exagération in salsa repubblicana.
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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