Quando
compriamo un medicinale la prima cosa che facciamo, prima di assumerlo, è
leggere il foglietto accluso alla confezione del farmaco, per capirne gli
effetti collaterali. Gli effetti collaterali, però, ci sono anche nella vita di
tutti giorni; le abitudini, le fissazioni talune volte possono degenerare,
dando luogo così a situazioni spiacevoli. Soderbergh gira in una Manhattan dai
colori smorti, con una fotografia che ha come soggetto elettroluminescenze
metropolitane e che si sposa bene con la suspense hitchcockiana della
sceneggiatura. La storia racconta proprio della malattia che affligge la gran
parte delle popolazioni del XXI secolo, cioè la depressione; Martin (Channing
Tatum) ed Emily (Rooney Mara) sono una coppia di successo. Sin quando uno
psichiatra affermato (Jude Law) prescriverà proprio ad Emily, un medicinale (un
calmante?) appena sponsorizzato che le darà effetti imprevisti. Dirla così è
riduttivo perché nel meccanismo narrativo c’è un intreccio piacevole il quale
rende raffinata e godibilissima la visione della pellicola. Il film è ricco di
colpi di scena; arrivano come picchi che si sovrappongono al ritmo lento. Non
si può svelare, quindi, nessun dettaglio della storia perché ogni particolare
serve a ricostruire la verità sul finale, proprio come i tasselli di un puzzle
sparsi per gli angoli di una stanza. Un mix di noir, thriller e spy story che
non preclude nessun’aspettativa per gli amanti del genere.
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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