Spesso
si dice “vedo un film per passare il tempo”. Vero, ma il più delle volte
scegliamo di vedere quello più banale, quello d’intrattenimento, la commedia o
il demenziale. Il film ha meno potere di un libro se non ha narrazione, se non
ha azione oppure se non ha stile. Il
tutto è mosso da quest’ultimo aspetto. In gran parte lo stile contraddistingue,
identifica, genera una personalità. È noto che dopo aver visto un film western,
ad esempio “Per un dollaro in più” o “Il buono, il brutto, il cattivo”, ci si
senta coinvolti dalle caratteristiche, dallo stile di quel personaggio, dalle
sue frasi. Personaggio che coinvolge perché diseducativo, al di fuori degli
schemi della morale. Clint Eastwood per esempio nei western di Leone potrebbe
essere la fine per qualsiasi fumatore che si rispetti; perché quella
caratteristica di girarsi e rigirarsi continuamente quel mozzicone da un’estremità
all'altra delle labbra, insieme a quel broncio tipico dell’uomo rude che non
deve chiedere mai, è una forma di stile che influenza, che crea empatia. Lo
stile non ha lo scopo di elevare la morale, ma ha lo scopo ─ d’innalzare l’estetica
─. Fuoriuscire dal linguaggio normale, creare contrasto con l’ordine morale,
disegnare una frattura tra ciò che è e ciò che non è. “Lo stile è una
differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto” diceva Bukowski in una
poesia intitolata per l’appunto “Style”. Lo
stile è un modo per non annoiare.
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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