Spesso
si dice “vedo un film per passare il tempo”. Vero, ma il più delle volte
scegliamo di vedere quello più banale, quello d’intrattenimento, la commedia o
il demenziale. Il film ha meno potere di un libro se non ha narrazione, se non
ha azione oppure se non ha stile. Il
tutto è mosso da quest’ultimo aspetto. In gran parte lo stile contraddistingue,
identifica, genera una personalità. È noto che dopo aver visto un film western,
ad esempio “Per un dollaro in più” o “Il buono, il brutto, il cattivo”, ci si
senta coinvolti dalle caratteristiche, dallo stile di quel personaggio, dalle
sue frasi. Personaggio che coinvolge perché diseducativo, al di fuori degli
schemi della morale. Clint Eastwood per esempio nei western di Leone potrebbe
essere la fine per qualsiasi fumatore che si rispetti; perché quella
caratteristica di girarsi e rigirarsi continuamente quel mozzicone da un’estremità
all'altra delle labbra, insieme a quel broncio tipico dell’uomo rude che non
deve chiedere mai, è una forma di stile che influenza, che crea empatia. Lo
stile non ha lo scopo di elevare la morale, ma ha lo scopo ─ d’innalzare l’estetica
─. Fuoriuscire dal linguaggio normale, creare contrasto con l’ordine morale,
disegnare una frattura tra ciò che è e ciò che non è. “Lo stile è una
differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto” diceva Bukowski in una
poesia intitolata per l’appunto “Style”. Lo
stile è un modo per non annoiare.
La resa dei conti finale. Sono passati quasi trent'anni e questo formato thriller - spionaggio - azione resta sempre fresco e attuale. MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025) è l'ottavo film che completa e conclude (almeno per il momento) la saga. Nata come serie TV, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta; nella trasposizione cinematografica ha sempre mantenuto questo temperamento démodé con sprazzi di humour britannico. Sembra ieri quando, nel lontano 1996, Tom Cruise alias Ethan Hunt si cala con un cavo metallico in una camera blindata della CIA, deviando i raggi infrarossi, per prelevare una lista di agenti sotto copertura dal PC del Langley. Stiamo parlando di MISSION: IMPOSSIBLE (1996) regia di Brian De Palma. E cosa c'entra il primo capitolo con quest'ultimo? In MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING (2025), il regista Christopher Mcquarrie usa il primo capitolo come aggancio narrativo e stilistico, ritornando ad un genere d'azione vecchio sta...
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