Leonardo Di Caprio è magistrale. Se stavolta la giuria dell’Academy non gli darà l’oscar, non so a cos’altro dovrà appellarsi. È vero che il personaggio interpretato da Di Caprio (Jordan Belfort, tuttora vivente) è un broker ─ truffatore ─ cinico e spietato, ma le tre ore di film (che non si sentono proprio!) reggono, grazie alla sua interpretazione multiforme. The Wolf of Wall Street sconvolge, scandalizza (i moralisti) e fa riflettere. La vita, l’ascesa e la caduta (lieve) di Belfort sono narrate magistralmente da Scorsese, con audacia stilistica e ritmo sconvolgente che ricorda Quei Bravi Ragazzi. Un’opera memorabile che mette in luce il “delirio d’onnipotenza” dell’homo oeconomicus degli anni ’80, come fu per Gordon Gekko in Wall Street, e precursore dei ‘lupi della finanza’ del Nuovo Millennio. L’uomo da niente, che una volta baciato dalla fortuna, realizza e materializza i suoi vizi (prostitute, droghe, orge, macchine e yacht) con i verdoni. Belfort, negli anni ’80 e ’90, ha raggiunto il “sogno americano”, toccando la vetta del potere con due mani. Il potere che concede donne bellissime, droghe d’ogni sorta, yacht da fare invidia anche al cattivo di 007 e case che sembrano castelli. Il pubblico, visti gli incassi debordanti, sembra abbia detto la sua. Il prodotto, indipendentemente da come è, lo devi saper vendere. Insomma, come disse Belfort: «vendimi questa penna!».
Jason Statham ha già collaborato con il regista Guy Ritchie, era nel cast di Lock, Stock and Two Smoking Barrels (1998), film rivelazione per entrambi. Ne La Furia di un Uomo (2021), su Prime Video dal 27 dicembre 2021, Ritchie dirige di nuovo Statham che veste i panni di "H", un ibrido tra un John McClane e un Bryan Mils di Io vi Troverò e che dispensa battute ermetiche e ossa rotte in quantità uguali. Detta così pare si tratti di un b-movie qualsiasi, ma, fortunatamente, non lo è. Guy Ritchie è un regista abile nel ricomporre sceneggiature lineari attraverso il montaggio disorganico e le riprese poliedriche. Alcuni suoi lavori sono azzeccati (gli Sherlock Holmes , The Gentlemen , Snatch ), altri un po' meno ( King Arthur , Aladdin e il remake/floppone Swept-Away ). Con La Furia di un Uomo Guy Ritchie, invece, si è mantenuto in bilico, raggiungendo un equilibrio tra action tradizionale e heist movie . La Furia di un Uomo, da quello che si legge in giro, è un remake...
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