Siamo
abituati, almeno in Italia, a ritenere di solito inadatta un’opera d’arte che
non faccia riferimento al “classico”. Ed è proprio questo che c’è in Smetto quando voglio. Il tema di questo
film aborre il “classico” e parla del diseducativo, della droga e di come
questa possa diventare un paradosso risolutivo al problema della
disoccupazione.
A fronte di un tasso di
disoccupazione giovanile che tocca le cime del 40%, sei ricercatori
universitari, tutti precari, tutti laureati col massimo dei voti, sono
ingaggiati da un ricercatore (il settimo) cui gli è negato l’assegno di ricerca.
Costui forma una banda, la quale ha lo scopo di mettere sul mercato una potente
droga. Ce la faranno? Diciamo di sì, incontrando ovviamente non pochi problemi.
Un film che non sfocia mai nel banale. In una Roma notturna che ricorda Notturno di Bus di Marengo, con una
fotografia carica di colore e con tante citazioni da Lock & Stock a
Breaking Bad. Un quadro pop e postmoderno in tempi di crisi.
Regia: Sydney Sibilia
Cast: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Valeria Solarino, Libero De Rienzo
Regia: Sydney Sibilia
Cast: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Valeria Solarino, Libero De Rienzo
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