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The Amazing Spiderman 2: il potere di Electro

di Marc Webb con Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx

Essere l’uomo ragno significa avere delle responsabilità: proteggere la città dal crimine, dalle lobby che esercitano occultamente il potere. In questo secondo capitolo Peter Parker sembra più cupo, introspettivo e cerca costantemente di mettere in salvo la bella Gwen Stacy; la quale però è, da un lato follemente innamorata di Parker e dall'altro divisa dalla decisione di andare a studiare a Oxford, e quindi lasciare New York. A rompere la “complessità” (melensa) di questa love story, è Electro, un Jamie Foxx trasformato, prima ingegnere elettronico che la Oscorp ha emarginato nei bassifondi della società e, che in seguito a un incidente, diventerà poi una massa blu fluida di energia elettrica capace di assorbire l’intera illuminazione di Manhattan. Al villain Foxx si aggiungerà l’ex compagno di scuola Osborn, che preso dai sensi di colpa paterni e da frustrazioni insanabili, s’inietterà del sangue geneticamente modificato, prendendo da lì a poco le sembianze di Goblin.

I primi venti minuti della pellicola sono mirabili, quando Spiderman si mette a gigioneggiare in aria, tra le ragnatele e il traffico. La parte centrale è piatta ma funzionale alla storia e l’epilogo mira a commuovere, a stupire con una CGI grandiosa e un 3D da ricordare.

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